domenica 10 aprile 2011

INTER-CHIEVO 2-0

Le parole del tecnico nerazzurro Leonardo al termine della sfida di Inter-Chievo: "Gli obiettivi c'erano prima delle due sconfitte e li abbiamo mantenuti anche dopo: tanto più ci sono oggi, dopo una gara difficile per tanti motivi, a partire dalla bravura del Chievo. Se ho avuto paura di non vincere? La paura cerco di tenerla sempre lontana, in tante partite abbiamo vinto alla fine o abbiamo fatto delle rimonte, sapevamo che si doveva cercare di sfondare fino alla fine, con pazienza e intelligenza, senza perdere mai l'organizzazione, l'equilibrio, e ce l'abbiamo fatta. I ragazzi sono stati coraggiosi. Sono poi stati molto bravi Presidente e Società a gestire con tranquillità un momento difficile. L'empatia con i giocatori? Credo che loro debbano stare tranquilli, anche se non vengono ad abbracciarmi so quali sono i nostri rapporti, pubblicamente non mi devono dimostrare nulla, la nostra empatia è stare bene, è andare ad Appiano Gentile con felicità e non per timbrare il cartellino. Detto questo, gli obiettivi sono chiari, non sono cambiati, anche in Champions. Di cosa abbiamo parlato con Eto'o a bordocampo? Della posizione migliore per sfondare. Oggi la prestazione dei due terzini ha poi consentito di trovare l'ampiezza del gioco e questo ha favorito tutti. Segnale confortante anche in vista Champions? Si deve sempre pensare una gara alla volta e fino al 90' contro il Chievo abbiamo pensato solo a questa di partita, che era da vincere. Adesso possiamo pensare alla Champions, con la stessa concentrazione di oggi. Rimonta possibile? Per me, dentro di me, tutto è possibile. Lo penso io e lo pensano anche i giocatori, tutti, a partire da Eto'o, che di storie di rimonte ne conosce e ne ha vissute in prima persona. Ce le ha anche raccontate e ci ha emozionato".