domenica 24 gennaio 2010

Calcio, Serie A, Inter-Milan: formazioni

E’ arrivato il gran giorno di Inter-MIlan. La partita che può valere lo scudetto è ormai vicina e i due allenatori devono decidere chi saranno i loro 11 titolari in campo. Tanti gli indisponibili illustri, da Stankovic a Pato, ma anche i protagonisti recuperati in extremis come Sneijder. Niente da fare invece per Nesta. Il centrale rossonero non ha superato il provino di stamattina, al suo posto Favalli. Nell’Inter dubbi sull’esterno sinistro tra Santon, Muntari e Cordoba. Sneijder, guarito dalla febbre, sarà regolarmente in campo. Queste le probabili formazioni del derby:
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Santon; Zanetti, Cambiasso, T. Motta; Sneijder; Pandev, Milito.A disposizione: Toldo, Materazzi, Cordoba, Muntari, Quaresma, Balotelli, Arnautovic. All.: Mourinho
Milan (4-3-3): Dida; Abate, Favalli, Thiago Silva, Antonini; Gattuso, Pirlo, Ambrosini; Beckham, Borriello, Ronaldinho.A disposizione: Abbiati, Nesta, Jankulovski, Seedorf, Flamini, Inzaghi, Huntelaar. All.: Leonardo

domenica 10 gennaio 2010

Inter-Milan: biglietti in vendita dal 18/01

MILANO - F.C. Internazionale comunica che da lunedì 18 gennaio 2010 avrà inizio la vendita dei biglietti per assistere a Inter-Milan, gara valida per il posticipo della 21^ giornata della Serie A Tim 2009-2010 in programma domenica 24 gennaio 2010 allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 20.45), presso tutte le agenzie della Banca Popolare di Milano e della Banca di Legnano. Ogni persona potrà acquistare un massimo di 2 biglietti, mentre non verrà aperta la vendita on-line.

Inter-Siena 4-3 esultanza Filippo Tramontana da Diretta Stadio 9-1-2010

Inter - Siena 4-3

sabato 9 gennaio 2010

INTER - SIENA il prepartita...

QUI INTER: per sostituire Chivu, Mourinho potrebbe schierare Cordoba al centro della difesa con Zanetti a sinistra. In mezzo al campo tornano a disposizione Stankovic e Motta. Tridente in attacco, Balotelli squalificato, ci saranno Pandev-Milito-Quaresma. Materazzi operato al menisco del ginocchio destro.

giovedì 7 gennaio 2010

mercoledì 6 gennaio 2010

La Befana riporta il campionato CHIEVO / INTER


L'allenatore del Chievo. Di Carlo, è stato severissimo. I suoi giocatori, che non giocano come quelli di Mourinho amichevoli con gli arabi, sono stati conocati a Verona subito dopo Natale e gli allenamenti sono stati durissimi anche alla vigilia di Capodanno. Tutto per non sfigurare oggi, alle 12,30, quando il Chievo ricomincerà il suo (finora ottimo) campionato affrontando l'Inter in un superanticipo.
Tra i nerazzurri dovrebbe scendere in campo, fin dal primo minuto, il neo-acquisto Pandev.

Ad ogni modo, ranche se dieci anni fa c'è già stato un precdente, fa scalpore il match di poco dopo mezzogiorno. Non è, però, la prima volta che una partita della Serie A si gioca alle 12,30: il 9 gennaio del 2000 Parma-Juve si disputò alla stessa ora.
E dal prossimo anno sarà una costante. Ogni turno di campionato, infatti, prevederà una partita da disputare alle 12,30.
Bisognerà vedere le reazioni sia dei tifosi che dei telespettatori per capire se è la scelta giusta.
Non è da sottovalutare neppure quanto potranno dire le autorità religiose: il mezzogiorno della domenica, infatti, è l'appuntamento più tradizionale per andare alla messa.

martedì 5 gennaio 2010

Inter, sveglia un’ora prima e pasta a colazione

Ci ha messo quasi dieci anni Goran Pandev, ex primavera dell’Inter, per tornare in nerazzurro e domani potrebbe scendere in campo contro il Chievo al Bentegodi alle 12.30 (tante assenze, tra i centrocampisti anche Cambiasso). Un’ora decisamente insolita per il calcio nostrano.Dottor Volpi, come ex medico dell’Inter e attuale direttore del Centro di traumatologia dello sport della Clinica Humanitas, giocare a mezzogiorno è più facile o crea troppe difficoltà?«Altri sport, vedi ciclismo e sci, si praticano in quelle ore. Tutto sta ad adeguare il fisico a questa difficoltà ed entrare nella mentalità dei giocatori, costringendoli a cambiare provvisoriamente abitudini. Tanto per cominciare, allenarsi in un paio di giorni precedenti alle 12,30, come mi sembra Inter e Chievo ieri hanno fatto».C’è una regola fondamentale alla quale attenersi?«Il giorno prima della gara andare a letto prima e alzarsi anche un’ora prima, verso le 7,30-8 per poter risvegliare i riflessi e le attività di respirazione e circolazione, insomma un adattamento fisiologico. E poi fare tutto quello che si fa abitualmente prima della partita (colazione e riunione tecnica con Mourinho), considerando che allo stadio bisognerà esserci per le 11».Parliamo allora del menù, dolce o salato?«È indifferente, anche se troppo dolce porterebbe una carica di glicemia superiore alla norma. Partiamo coi carboidrati: riso bianco o anche pasta, il tutto scondito o poco condito. Poi un piatto di bresaola o di prosciutto, o anche carne bianca, come un petto di pollo. Per chiudere una crostata con marmellata o altro dolce. Quanto alla frutta, vanno bene le mele e le spremute d’arancio».E a livello beveraggio prima di scendere in campo?«Occorre mantenere l’omeotermia bevendo the caldo con zucchero o miele. Ma il bere non è così importante perché col freddo che fa, anche la sudorazione è minore. E poi non siamo a Usa ’94 quando la finale si giocò a mezzogiorno con 39 gradi».Forse a Mourinho è già capitato in Inghilterra di giocare a mezzogiorno, ma lei cosa gli consiglierebbe comunque?«Di svegliare la squadra un’ora prima, questo è fondamentale. Personalmente, anche da giocatore, non mi è mai capitato, ma con la primavera o nel settore giovanile può succedere».E dopo la partita?«La solita merenda per reintegrare quanto speso sul campo, ma niente di particolare».Cosa ne pensa dell’arrivo di Pandev?«Gran giocatore, ma valutare bene prima di schierarlo col Chievo, perché è agonisticamente fermo da troppo tempo, quasi sei mesi, una disaffezione al calcio giocato».

lunedì 4 gennaio 2010

Il campionato torna dopo la sosta...

Dove eravamo rimasti? Ah già, ai campi ricoperti di ghiaccio, alla Juve sconfitta dal Catania e all'Inter sempre più in fuga. Dopo poco più di due settimane di stop il campionato di serie A riapre i battenti mandando in scena la penultima giornata del girone di andata. Si gioca mercoledì 6 gennaio, giorno della Befana. Una giornata spezzatino, con la novità della partita delle 12:30, otto match alle 15 e il consueto posticipo delle 20:45. Si riprende mentre il mercato di gennaio ha appena aperto i battenti ma ha già regalato i primi botti. Toni alla Roma, Pandev all'Inter, Beckham al Milan, Suazo al Genoa. Bentornati anche a loro. PARTITA A PRANZO - Giocare ad ora di pranzo non è una novità assoluta per il calcio italiano. Il precedente risale a dieci anni fa, 9 gennaio del 2000, sfida di campionato tra Parma e Juve. Stavolta però il confronto tra Chievo e Inter preparerà gli spettatori a quello che dalla prossima stagione sarà un appuntamento fisso del campionato. Ad ogni turno una gara alle 12:30, così da vendere al meglio il prodotto calcio nel mercato asiatico. Ma come si prepara una partita a pranzo? Lo spiega Sergio Pellissier, attaccante del Chievo: ''Ci alleniamo alla stessa ora della partita e al posto della colazione si mangia alle 9 e mezzo del mattino''. Spaghetti al posto del cornetto, facile no? INTER IN FUGA - Tra il passaggio di Babbo Natale e quello della Befana, Mourinho ne ha approfittato per rilasciare interviste un po' a tutti. Ai portoghesi ha detto che in Italia non lo amano, agli inglesi che non vede l'ora di tornare ad allenare in premier, salvo poi precisare che lui ha un contratto con l'Inter fino al 2012 (da diversi milioni di euro a stagione) e che intende rispettarlo. Sicuramente Mou avrà pensato anche al Chievo, il primo avversario del 2010. L'Inter riparte da un rassicurante primo posto, dal +8 sul Milan (che ha una gara in meno) e dal +9 sulla Juve. Non ci sarà Eto'o, in Angola per la Coppa d'Africa, ma Moratti non ha perso tempo e grazie anche alla 'generosità' di Lotito ha regalato a Mourinho un Pandev riposato e carico a mille. FERRARA SI GIOCA TUTTO - La ripresa del campionato sarà decisiva per il futuro di Ciro Ferrara. Non deve essere stato un Natale sereno per l'allenatore della Juve. La sua stagione era iniziata benissimo (quattro vittorie consecutive), poi la squadra è crollata in campionato (tre sconfitte nelle ultime quattro giornate), è uscita dalla Champions nel peggiore dei modi (crollo in casa con il Bayern Monaco nell'ultimo turno) e non si è più ripresa. E' tornato Bottega e chissà se basterà questo per rimettere le cose a posto, di certo Ferrara non può più sbagliare. Contro Parma e Milan gli ultimi appelli, Hiddink aspetta solo una chiamata. MILAN RITROVA BECKHAM - Anche il Milan spera di ripartire con il piede giusto. I rossoneri avevano infilato una lunga serie positiva (cinque vittorie di fila) prima di chiudere l'anno con una pesante sconfitta casalinga contro il Palermo. Un'occasione persa, che ha rovinato il panettone a Galliani, che si è potuto almeno consolare con il ritorno di Beckham, rossonero fino a giugno con obiettivo Mondiali. Il centrocampista inglese potrebbe essere l'arma in più di Leonardo nella corsa all'Inter e alla Champions, ma potrebbe diventare anche un problema visto che adesso bisognerà trovargli spazio in una squadra che già abbonda di pieni buoni. CORSA EUROPA - Molto attesa anche la Roma, che ha messo il turbo negli ultimi due mesi (cinque vittorie e due pareggi) tornando prepotentemente in zona Champions. Ranieri riparte da Cagliari con un Luca Toni in più nel motore. Mollato gratis dal Bayern, l'attaccante emiliano vuole convincere Lippi a portarlo al Mondiali. Gli serviranno molti gol, ma con Totti al fianco è tutto possibile. L'Europa è il sogno anche del Napoli di Mazzarri (in serie positiva da dieci giornate), della sorpresa Parma, della Fiorentina, del Genoa e del nuovo Palermo di Delio Rossi. Vuole continuare a stupire il Bari, cerca la scossa la Sampdoria, prova ad uscire dalla sabbie mobili la Lazio. Bentornato campionato.

domenica 3 gennaio 2010

Calciomercato Inter: Kolarov ok


Manca solo l’ufficialità ma Aleksandar sarà con buona probabilità un calciatore dell’.
Ora bisogna solamente vedere se l’
riuscirà a convincere la nel di gennaio o se prenderà il giocatore a zero nel estivo.
L’esterno sinistro serbo vuole solamente i nerazzurri dove ritroverebbe il suo grandissimo amico e ex compagno alla
Goran .
Aleksandar
non è stato inserito tra i dissidenti della come e Cristian ma, allo stesso tempo, non ha nessuna intenzione di rinnovare il suo contratto.

sabato 2 gennaio 2010

CALCIOMERCATO IN DIRETTA

Si è aperta ufficialmente la sessione invernale del calciomercato. La chiusura è prevista per le ore 19 del 1° febbraio. Come già per la sessione estiva, Leggo seguirà giorno per giorno, in diretta, le trattative relative alle formazioni di serie A. Ecco cosa presenta il quadro odierno.AFFARI FATTI - Suazo al Genoa (ieri ha effettuato le visite mediche), Toni alla Roma, Floccari alla Lazio (manca la firma), Felipe alla Fiorentina (presentato ufficialmente dal club viola), Beckham al Milan: sono i passaggi più importanti realizzati prima dell'apertura ufficiale della sessione invernale del calciomercato. Vediamo, giorno per giorno, cosa accade...SABATO 2 GENNAIOFLOCCARI, DOMANI IL GIORNO DECISIVO Lazio-Floccari, pausa di riflessione prima dell'incontro decisivo che dovrebbe portare il 28enne attaccante del Genoa nella capitale. Dopo aver raggiunto l'accordo con il presidente Preziosi (prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 9 milioni di euro), la Lazio deve ancora trovare l'intesa sull'ingaggio da corrispondere al calciatore nei prossimi sei mesi. Il gap che intercorre tra domanda e offerta si aggira intorno ai 100-150 mila euro.MILAN, IDEA CASSANO Il giocatore della Sampdoria potrebbe essere il grande colpo dei rossoneri. Adriano Galliani secondo il Corriere dello Sport sta cercando di convincere la Sampdoria a cedere Cassano a cifre ragionevoli...L'INTER PENSA A GERRARD Gabriele Oriali nei giorni scorsi sarebbe partito alla volta di Liverpool per sondare il terreno sulla reale possibilità di portare a Milano il fuoriclasse inglese.SANTON PER KOLAROV? Prende consistenza lo scambio tra Kolarov e Santon. L'Inter reclama il biancazzurro e Lotito, sentito Ballardini, non è contrario alla cessione. In cambio può ottenere, in prestito fino a giugno, quel Santon considerao molto più diuna grande speranza del calcio italiano, un tempo pupillo di Mourinho che l'ha scoperto e lanciato in serie A.

venerdì 1 gennaio 2010

FELIPE MELO BIDONE D'ORO 2009!!!


Il cambio della squadra dalla Fiorentina alla Juventus gli ha portato il primo premio in bianconero.

FILIPE MELO DE CARVALHO è il vincitore BIDONE D'ORO 2009

Valerio Staffelli consegna il tapiro d'oro all'allenatore della Juventus Ciro Ferrara

"Inter, io non me ne vado"


ABU DHABI - Anche se lo finisce a muso duro e incavolato con parecchia gente, Josè Mourinho si dice soddisfatto del suo 2009. Degli ultimi 365 giorni, forse, cambierebbe solo il suo cattivo rapporto con la stampa italiana, anzi la "guerra", come la definisce lui, Sono le sue ultime parole dell'anno, arrivano ad Abu Dhabi a margine del miniritiro dell'Inter sul Golfo. La trasferta si chiuderà il 2 gennaio a Riyad, con un'amichevole contro l'Al Halil per l'addio al calcio di Al Temyat, gloria sportiva dell'Asia.
Che 2009 è stato per Josè Mourinho?
"Un anno positivo, sono soddisfatto. Per me e per i miei collaboratori è il campionato a fare testo più di ogni altra competizione. E' in campionato che si capisce la squadra più forte, perché nell'arco di 36-40 partite viene fuori per forza la migliore, e le sfumature o i dettagli, gli errori degli arbitri o dei giocatori, pesano di meno. Così lo scudetto che abbiamo vinto quest'anno è stato fondamentale per capire la nostra forza, per aumentare la nostra autostima. E ancora sullo scudetto puntiamo per il 2010: è il nostro obiettivo. Poi sappiamo bene che la Champions League è un torneo più "mediatico", che porta prestigio enorme al club che lo vince, dunque puntiamo anche a quella. Ma la Champions è la competizione delle sfumature, un dettaglio può essere decisivo. Lo so bene io che ho perso una semifinale nel 2005 per un gol fantasma. E lo sa bene il Barcellona, che quest'anno è arrivato in finale solo per un gol all'ultimo minuto di Iniesta a Stamford Bridge. Diciamo allora che cercheremo di meritarci la fortuna che è necessaria per vincere la Champions, e di fortuna, come nel caso del Barcellona 2009, a volte ce ne vuole tantissima".
E' auspicabile che anche il suo rapporto con l'Italia cambi, visto che negli ultimi mesi l'abbiamo vista sempre più cupo, sempre più a disagio in Italia e nel calcio italiano?
"Non mi permetto di giudicare il paese, i suoi stili di vita: sono qui solo da un anno e mezzo e non potrei. Ma nello specifico, non mi piace il rapporto che si è instaurato tra me e la stampa sportiva. Non è un rapporto positivo. Potremmo anche discutere per ore, ma tanto si rimarrebbe tutti delle stesse opinioni. E' una guerra, sì. Magari mettiamo la parola tra virgolette perché le vere guerre sono altre e non era mia intenzione scendere in guerra con la stampa. Ma la situazione è questa. Da parte mia è una guerra persa prima di iniziare, perché io sono solo contro tutti. E allora perderò pure questa guerra, ma non perderò la mia indipendenza, il mio modo di pensare. Non sarò mai politicamente corretto, non dirò mai le cose che gli altri vogliono sentirsi dire. Non sarò mai un "lecca-qualcosa", anche se pure questa è una brutta parola. Sono indipendente. Dirò sempre quello che penso e basta, andremo avanti così e finiremo così".
Qual è il problema principale?
"Chiedo che le mie parole non vengano strumentalizzate. Chiedo che non vengano estrapolate frasi dal contesto per farmi dire cose che non penso. L'altro giorno in un'intervista al "Sun" ho detto che sono stato molto bene in Inghilterra e che un giorno tornerò lì, ma non mi piace lasciare i progetti a metà e che sicuramente fino a giugno allenerò l'Inter. Prima ancora, in un'altra intervista, ho detto che ho un contratto con l'Inter fino al 2012. La sintesi di queste due interviste, letta sui giornali italiani, è stata che io me ne andrò a giugno prossimo. Capisco le difficoltà di tutti, capisco la crisi dell'editoria, capisco che le parole di Mourinho, strumentalizzate, facciano vendere... Allora capisco che mi devo adeguare".
Parliamo di Inter: Eto'o ha chiesto al ct del Camerun, Le Guen, di permettergli di giocare Chievo-Inter del 6 gennaio prima di andare in Coppa d'Africa. Lei come si aspetta che finisca questa storia?
"Se io fossi al posto di Le Guen lascerei Eto'o all'Inter. Per me la cosa più importante è avere un giocatore felice, e dato che Eto'o vuole giocare Chievo-Inter, glielo permetterei: il Camerun in fondo gioca la prima partita in Coppa il 13 gennaio. Tra l'altro nell'ultima Coppa d'Africa Eto'o lasciò la competizione a metà svolgimento per tornare in Spagna a giocare una partita col Barcellona, poi tornò in Africa. Se gli hanno dato il permesso quella volta, in una situazione molto particolare, mi aspetto che glielo diano anche ora. Inoltre l'Africa deve capire che è in debito col calcio europeo, i cui club hanno permesso ai giocatori africani di crescere moltissimo. Dal 2004 in poi, quando Drogba, Essien e Kalou vennero nel mio Chelsea, l'Europa ha spalancato le porte ai giocatori africani, che prima avevano solo talento, adesso invece grazie all'Europa sono giocatori completi. In definitiva: mi aspetto che Eto'o rimanga con noi, ecco. Però chissà come va a finire".
All'Inter sembra che stia per arrivare Pandev, ma non c'è ancora nulla di ufficiale. Com'è la situazione?
"Tutti sanno che mi piace Pandev. Mi piace il suo carattere in campo, mi piace la sua duttilità tattica: può adeguarsi tranquillamente a tutti i nostri moduli. Tutti conoscono le mie idee su Pandev, all'Inter e fuori dall'Inter. Ma per ora nessun dirigente, né Moratti, né Branca, né Oriali, mi ha detto nulla sull'acquisto di Pandev. Quindi aspettiamo".
A Riyad si gioca l'amichevole contro l'Al Hilal: che Inter vedremo? "Rischiamo di perdere, anzi perderemo di sicuro. I miei giocatori sono stanchi, stremati per il lavoro compiuto in questi giorni. Hanno le gambe pesanti e non so se riusciremo a non perdere: l'avversario è veloce, talentuoso, grintoso. Ma noi siamo qui per preparare il prosieguo della stagione, non l'amichevole con l'Al Hilal"