giovedì 28 febbraio 2008

CALCIO: INTER-ROMA 1-1; OSPITI SPRECONI, ZANETTI LI PUNISCE

IO DIREI 9 VOLTE !!!!!

Milano, 27 feb. - Totti chiama, Zanetti risponde. Due gol dei due capitani danno vita all'1-1 nel match scudetto di San Siro tra Inter e Roma. Un risultato che va benissimo alla capolista, che resta a +9, e lascia enormi rimpianti alla Roma, che subisce il pareggio a due minuti dalla fine, dopo che nella ripresa aveva sfiorato piu' volte il raddoppio. Una sola punta da una parte e dall'altra al "Meazza": 4-3-2-1 per l'Inter con Crespo in avanti e Figo e Stankovic trequartisti, mentre nella Roma Totti e' il terminale offensivo del 4-2-3-1 giallorosso. Al 19' Inter vicinissima al vantaggio: cross di Vieira, sforbiciata di Crespo e palla sul palo. La gara viaggia sul filo dell'equilibrio, a romperlo ci pensa Totti, sempre a segno nelle ultime stagioni in campionato a San Siro contro l'Inter. E' il 38': cross di Tonetto e gran sinistro del capitano giallorosso che fulmina Julio Cesar. E' il gol che porta la Roma a -6. In avvio di ripresa Mancini inserisce prima Suazo per Stankovic, poi al 13' il giovanissimo Balotelli per Cambiasso. E' un'Inter a trazione anteriore, che pero' non riesce a schiacciare una Roma che si difende con grande ordine. La contromossa tattica di Spalletti e' l'inserimento di Aquilani per Pizarro. Al 19' tegola sull'Inter, Maxwell si infortuna e non riesce a riprendere, Mancini ha gia' effettuato le tre sostituzioni (la terza con Pele' al posto di Figo), e i nerazzurri restano in 10. Il neoentrato Aquilani va vicino due volte al raddoppio, poi anche De Rossi sfiora il 2-0. La Roma in superiorita' numerica sembra padrona del campo, ma il finale e' da thriller. Mexes rimedia 2 cartellini gialli nel giro di un minuto, tra il 38' e il 39', e anche i giallorossi restano in dieci. L'Inter si getta in avanti alla ricerca del pari. Al 42' Doni nega il gol a Crespo, un minuto dopo Javier Zanetti fa esplodere il Meazza con il gol dell'1-1, un gran tiro dalla distanza che riporta l'Inter a +9. (AGI) Red/Zec 272247 FEB 08


mercoledì 27 febbraio 2008

CALCIO, INTER: IBRA E CRUZ NON CONVOCATI PER LA ROMA

Dopo aver saltato la trasferta di Genova con la Samp, Zlatan Ibrahimovic e Julio Cruz non giocheranno nemmeno la grande sfida di San Siro tra Inter e Roma. "Mi spiace che non ci siano in questo momento - dice il tecnico nerazzurro Roberto Mancini -, avremmo bisogno di tutti, giocheremo per vincere anche se il pari potrebbe andarci bene". A proposito dell'infortunio dell'attaccante svedese, il tecnico non rinuncia all'ennesima frecciata allo staff medico: "Preoccupato per Ibra? No, di solito le diagnosi sono sempre il contrario di quello che si dice. Credo che dopo qualche giorno di riposo, Zlatan si possa riprendere. Dovrebbe rientrare già con il Napoli".

domenica 24 febbraio 2008

Ronaldo 'Moratti mi ha chiamato, era preoccupato'

Tornerai a giocare? "Spero proprio di si. Non è questo il momento migliore per pensarci, perché tutto è ancora fresco, è successo poco tempo fa. Adesso devo pensare al mio recupero, perché sarà molto lungo, sarà duro, difficile. Poi, alla fine, se veramente starò bene, se veramente non sentirò dolore, se avrò la fiducia di giocare, sicuramente tornerò in campo. Il mio cuore chiede ancora di giocare e di provare ancora la soddisfazione di entrare in campo, di segnare, di avere il pubblico in queste sfide di Campionato, di Champions League, in Nazionale. Il mio cuore chiede tutto questo però dall’altra parte il mio corpo in tutti questi anni ha sofferto tantissimo, ha subito tantissimi infortuni, di cui due molto seri. Per questo vedrò alla fine di questo recupero se ancora sarà opportuno e se sarò in grado di sopportare ancora qualche anno di calcio giocato. Io mi sento ancora un giocatore, faccio questo da quando avevo 15 anni, lo faccio da professionista. Sto attraversando un brutto periodo, ho un infortunio gravissimo ma devo superare questo ostacolo in maniera grandiosa per ritornare a giocare".
Ti sei subito reso conto di quello che era successo? "Si, subito mi è venuto da piangere, ho pianto, mi è venuto un dolore incredibile. Ho sentito un crack molto forte e subito mi è venuto in mente un film già passato nella mia testa. In quel momento ho pensato che la cosa giusta da fare era smettere. Cercherò di guarire per fare una vita tranquilla, riposare, perché gioco da tanti anni. Però, quello è un momento in cui sei triste, hai tante cose in testa. Insomma, sei praticamente sconfitto, per terra. Però poi, piano piano, c’è la possibilità di rientrare ed io lotterò fino alla fine per questa possibilità. Se alla fine di tutto il recupero starò bene al 100%, senza sentire dolore al ginocchio, sceglierò di tornare a giocare altrimenti sarò costretto a decidere di smettere con il calcio. Adesso devo fare un grande recupero, fare le cure tutti i giorni, pensare solo a questo anche perché mi serve per la vita normale. La cura devo farla in ogni caso, poi, se alla fine starò bene, tornerò a giocare".
E’ stata una stagione sfortunata, la tua. Credi che alcune cose si potessero evitare? "Credo che sia successo di tutto, tante cose si potevano evitare ma ormai è andata così, non mi lamento di niente. Adesso bisogna guardare avanti e non ripetere gli stessi errori fatti nel passato".
Tutto il mondo del calcio ti è stato vicino in questo momento difficile? "Sì, ho avuto la solidarietà di tanti amici e conoscenti, il supporto dal Milan che mi è stato vicino e poi ho ricevuto tante chiamate anche da persone con cui in passato ho avuto dei problemi e che hanno dimenticato il passato. Calderon, ad esempio. E poi Moratti, che mi ha chiamato, era molto preoccupato. Io ho vissuto la stessa cosa all’Inter, lui sa che sofferenza si prova e per questo mi ha voluto dimostrare il suo affetto".
Se tornerai a giocare, sai già con quale squadra? "Vedremo, se riesco a fare un recupero alla grande il Milan è in pole position per come mi ha trattato, per come mi vogliono bene, per il rapporto umano che ho con la società e i compagni. Poi vedremo. Ho il sogno di giocare nel Flamengo, che era la mia squadra da piccolo ma dipende dal mio recupero. L’importante sarà tornare a giocare, poi deciderò dove".

verso SAMPDORIA - INTER - Mancini: "Con Samp sarà una gara difficile"

APPIANO GENTILE - Questa la seconda sintesi della conferenza stampa di Roberto Mancini in vista di Sampdoria-Inter, gara valida per la 24^ giornata della Serie A Tim 2007-2008 in programma allo stadio "Luigi Ferraris" di Marassi a Genova (ore 15.00).
Mancini: sabato contro il Livorno i tifosi inneggiavano al suo nome, dopo la gara di Liverpool c'è stato qualche commento negativo. Questo è il calcio o se questa è l'Inter?"Credo che questo sia il calcio, soprattutto in Italia. Quando c'è una sconfitta il tifoso può essere arrabbiato e gettare la sua rabbia anche nei confonti del proprio allenatore o dei propri giocatori, pensando che questo sia il modo migliore per reagire. Io non penso sia così. Noi che facciamo questo lavoro sappiamo che possiamo incappare in serate così o in qualche sconfitta perchè l'avversario è stato più bravo. Però certe reazioni non sono il modo migliore per stare vicino alla propria squadra. E comunque per noi tutti, da me alla squadra e a tutti quelli con i quali lavoriamo, la cosa che dispiace di più è deludere i tifosi e chi ripone in noi la propria nostra fiducia. Quindi credo ci sono altri modi per esprimere quello che si prova in certi monenti, difficili per tutti".
Rispetto al suo primo anno all'Inter non crede che alla squadra manchi un po' di spontaneità che l'ha portata, ad esempio, all'incredibile rimonta da 0-2 a 3-2 contro la Sampdoria?"Può essere, forse allora c'era la novità, un modo differente di giocare ed eravamo più liberi. Ricordo l'anno dei tanti pareggi consecutivi: comunque giocavamo bene e creavamo tante occasioni da gol. Credo che però, rispetto alla spontaneità che avevamo all'inizio, abbiamo guadagnato altro, altrettanto importante".
C'è una qualità che vi servirà maggiormente in queste settimane che precedono la gara di ritorno con il Liverpool?"È inutile pensare ora a quella gara, manca tanto tempo. Dobbiamo pensare al campionato: ci aspetta una settimana molto dura con due gare difficili in trasferta e lo scontro diretto contro la Roma".
Che Sampdoria si aspetta domani?"Stanno giocando bene e sono in ottima forma, vengono dalla vittoria nel derby. Sono gasati in questo momento, in casa vincono spesso, sarà una gara dura. Mi sembra che il campo non sia in buone condizioni. E poi c'è Cassano che sta facendo bene, la Samp gli ha fatto bene e, come avevo previsto, si sta rivelando l'ambiente ideale per poter tornare a giocare bene".
Con Antonio Cassano è la prima volta che un numero dieci della Sampdoria può reggere il paragone con il Mancini doriano?
"No, ce ne sono stati anche tanti altri. Antonio ha certamente le qualità per fare bene e per essere paragonato a me o ad altri giocatori passati alla Sampdoria".
L'Inter ha tre difensori diffidati: c'è la possibilità che qualcuno riposi in vista della Roma?"Ora dobbiamo fare attenzione: al di là dei cartellini, con i difensori siamo contati. Domani valuteremo con calma anche le condizioni dei ragazzi e faremo delle scelte".
Ma davvero non c'è il rischio che la testa della squadra sia tutta per il Liverpool?"Come ho già detto, dobbiamo solo pensare alla Sampdoria. Poi alla Roma e così via...".
Le hanno fatto piacere i commenti del presidente Moratti che si è dimostrato ancora più vicino alla squadra?"È il presidente, anche lui pensa come penso io e come pensa e la squadra. A Liverpool è stata una gara falsata un po' dell'espulsione, altrimenti sarebbe stata diversa. Ha notato il fatto di aver resistito più di un'ora in inferiorità numerica senza rischiare tanto e che i gol nel finale sono arrivati dal nulla. Il fatto che lui ci creda, come e più di noi, è importante".
Infine: come stanno gli altri giocatori non al meglio?"Credo sia difficile avere Zlatan per Genova, ma valutiamo oggi (ndr.: la conferenza si è svolta prima dell'ultimo allenamento). Gli altri stanno tutti abbastanza bene. Anche Vieira e Stankovic? Sì, anche loro".
Luis Figo potrebbe aumentare il suo minutaggio in campo?"Sì, certamente".

verso SAMPDORIA - INTER - Mancini: "Con Samp sarà una gara difficile"

APPIANO GENTILE - Questa la seconda sintesi della conferenza stampa di Roberto Mancini in vista di Sampdoria-Inter, gara valida per la 24^ giornata della Serie A Tim 2007-2008 in programma allo stadio "Luigi Ferraris" di Marassi a Genova (ore 15.00).
Mancini: sabato contro il Livorno i tifosi inneggiavano al suo nome, dopo la gara di Liverpool c'è stato qualche commento negativo. Questo è il calcio o se questa è l'Inter?"Credo che questo sia il calcio, soprattutto in Italia. Quando c'è una sconfitta il tifoso può essere arrabbiato e gettare la sua rabbia anche nei confonti del proprio allenatore o dei propri giocatori, pensando che questo sia il modo migliore per reagire. Io non penso sia così. Noi che facciamo questo lavoro sappiamo che possiamo incappare in serate così o in qualche sconfitta perchè l'avversario è stato più bravo. Però certe reazioni non sono il modo migliore per stare vicino alla propria squadra. E comunque per noi tutti, da me alla squadra e a tutti quelli con i quali lavoriamo, la cosa che dispiace di più è deludere i tifosi e chi ripone in noi la propria nostra fiducia. Quindi credo ci sono altri modi per esprimere quello che si prova in certi monenti, difficili per tutti".
Rispetto al suo primo anno all'Inter non crede che alla squadra manchi un po' di spontaneità che l'ha portata, ad esempio, all'incredibile rimonta da 0-2 a 3-2 contro la Sampdoria?"Può essere, forse allora c'era la novità, un modo differente di giocare ed eravamo più liberi. Ricordo l'anno dei tanti pareggi consecutivi: comunque giocavamo bene e creavamo tante occasioni da gol. Credo che però, rispetto alla spontaneità che avevamo all'inizio, abbiamo guadagnato altro, altrettanto importante".
C'è una qualità che vi servirà maggiormente in queste settimane che precedono la gara di ritorno con il Liverpool?"È inutile pensare ora a quella gara, manca tanto tempo. Dobbiamo pensare al campionato: ci aspetta una settimana molto dura con due gare difficili in trasferta e lo scontro diretto contro la Roma".
Che Sampdoria si aspetta domani?"Stanno giocando bene e sono in ottima forma, vengono dalla vittoria nel derby. Sono gasati in questo momento, in casa vincono spesso, sarà una gara dura. Mi sembra che il campo non sia in buone condizioni. E poi c'è Cassano che sta facendo bene, la Samp gli ha fatto bene e, come avevo previsto, si sta rivelando l'ambiente ideale per poter tornare a giocare bene".
Con Antonio Cassano è la prima volta che un numero dieci della Sampdoria può reggere il paragone con il Mancini doriano?
"No, ce ne sono stati anche tanti altri. Antonio ha certamente le qualità per fare bene e per essere paragonato a me o ad altri giocatori passati alla Sampdoria".
L'Inter ha tre difensori diffidati: c'è la possibilità che qualcuno riposi in vista della Roma?"Ora dobbiamo fare attenzione: al di là dei cartellini, con i difensori siamo contati. Domani valuteremo con calma anche le condizioni dei ragazzi e faremo delle scelte".
Ma davvero non c'è il rischio che la testa della squadra sia tutta per il Liverpool?"Come ho già detto, dobbiamo solo pensare alla Sampdoria. Poi alla Roma e così via...".
Le hanno fatto piacere i commenti del presidente Moratti che si è dimostrato ancora più vicino alla squadra?"È il presidente, anche lui pensa come penso io e come pensa e la squadra. A Liverpool è stata una gara falsata un po' dell'espulsione, altrimenti sarebbe stata diversa. Ha notato il fatto di aver resistito più di un'ora in inferiorità numerica senza rischiare tanto e che i gol nel finale sono arrivati dal nulla. Il fatto che lui ci creda, come e più di noi, è importante".
Infine: come stanno gli altri giocatori non al meglio?"Credo sia difficile avere Zlatan per Genova, ma valutiamo oggi (ndr.: la conferenza si è svolta prima dell'ultimo allenamento). Gli altri stanno tutti abbastanza bene. Anche Vieira e Stankovic? Sì, anche loro".
Luis Figo potrebbe aumentare il suo minutaggio in campo?"Sì, certamente".

venerdì 22 febbraio 2008

Moratti: "San Siro come Anfield"

Mercoledì, 20 Febbraio 2008 00:36:53
LIVERPOOL - "Ci attacchiamo alla storia". Era il 12 maggio 1965, l'Inter costretta a rimontare il 3-1 subito in casa del Liverpool: è 3-0 netto per i nerazzurri del Mago Herrera, in una notte di fuoco a Milano. E quello stesso tipo di notte, con i tifosi che trascinano alla semifinale la squadra insieme alle reti di Mario Corso, Peirò e Giacinto Facchetti, deve essere la notte del ritorno degli ottavi della Uefa Champions League 2007-2008.
Massimo Moratti se lo ricorda bene il clima dello stadio di quel 12 maggio di 43 anni fa e già pensa di rivedere quello stesso film nerazzurro martedì 11 marzo al "Giuseppe Meazza". Dice il presidente, uscendo da Anfield: "Loro sono stati spinti verso la vittoria da un tifo incredibile, nella gara di ritorno dobbiamo essere degni anche di questa cosa e dobbiamo fare altrettanto".
Servirà uno stadio che toglie il fiato all'avversario. Servirà una partita nella quale la squadra e i tifosi si uniscono per prendere alla gola il Liverpool. "Abbiamo perso la prima - annota il presidente - e non ho nulla da rimproverare nè all'allenatore nè ai giocatori. Forse qualcosa all'arbitro... giudico severe entrambe le ammonizioni a Materazzi. Ci sono delle gare nelle quali non si può giocare in dieci contro undici, anche se la prestazione della squadra è stata comunque eroica, una bella prova di carattere, perché sino a cinque minuti dalla fine hanno retto bene l'urto del Liverpool e del suo pubblico, il loro primo gol è stato anche causuale, con quella deviazione decisiva e strana di Maicon, mentre la rete di Gerrard è stato molta bella e da uno come lui ce lo si può anche aspettare. Peccato, ma - ripete - c'è ancora la gara di ritorno. Ci sentiamo ancora in corsa".
Già: alzi la mano chi, martedì 11 marzo 2008, non vorrà essere allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro...

Mancini: "Non è ancora finita... "

LIVERPOOL - "Sembra una casualità, ma a volte le cose già successe si ripetono". Roberto Mancini, nel dopo gara ad Anfield, fa un riferimento all'impresa nerazzurra del 1965, quando i nerazzurri di Helenio Herrera riuscirono, nel ritorno, a ribaltare la sconfitta dell'andata (3-1) e a eliminare la squadra inglese. "Sarà difficile, ovviamente, ma credo che l'Inter ha le qualità per fare la partita e per ribaltare la situazione. Servirà una gara perfetta e speriamo di poterla fare in undici contro undici". Appuntamento dunque a martedì 11 marzo, con tutto il popolo nerazzurro convocato allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro per spingere la squadra oltre l'ostacolo.
"All'inizio, nei primi venti minuti, ci poteva stare di soffrire, il Liverpool ci pressava e qualche problema ce lo stava creando, ma nulla di particolare - racconta il tecnico -. Poi è arrivata l'espulsione di Materazzi: avevo già un po' di paura prima, dopo i primi gialli di Marco e Chivu perché giocare con due difensori ammoniti ad Anfield non è facile... Credo si potesse fare un po' più di attenzione, perché inevitabilmente con l'inferiorità numerica non è semplice giocare in casa del Liverpool. Credo che i ragazzi abbiano fatto tutto quello che potevano fare, hanno fatto tutto quello che hanno potuto, in una sola occasione Julio Cesar è stato impegnato severamente sino alla loro prima rete, sulla quale siamo stati anche sfortunati, perché la deviazione di Maicon è stata purtroppo decisiva. Certo, fa male prendere due gol negli ultimi cinque minuti dopo gli sforzi fatti, anche in questo caso serviva più attenzione, comunque ora è inutile stare qui a dire quello che poteva essere e non è stato. Bisogna pensare che al ritorno, anche se sarà durissima, l'Inter ha tutte le qualità e anche le possibilità per farcela".
Mancini spiega poi a Sky le scelte. "Vieira - ribadisce - purtroppo non è ancora al meglio della condizione e, per questo motivo, all'inizio è partito dalla panchina. Poi, quando è entrato, ha fatto bene, ma non è ancora al top e quindi poteva esserci utili a gara in corso. Quando è entrato, al posto di Cruz, è vero che ci siamo abbassati un po', però non bisogna dimenticare che abbiamo anche dovuto rinunciare a Cordoba, che stava facendo benissimo. Purtroppo l'infortunio di Ivan è stato un altro passaggio sfortunato, ora vedremo quando potremo recuperarlo".

UCL, Liverpool-Inter: 2-0 nei minuti finali...

Martedì, 19 Febbraio 2008 22:44:43
LIVERPOOL - È finita da pochi minuti Liverpool-Inter, gara d'andata degli ottavi di finale della Uefa Champions Legaue 2007-2008. I nerazzurri, in dieci contro undici dal minuto 30 del primo tempo per una severa espulsione di Marco Materazzi (doppio giallo), sono stati sconfitti nei minuti finali, dopo l'infortunio di Ivan Ramiro Cordoba. E non perdevano dal 19 settembre 2007. Segnano Kuyt e quindi Gerrard. E adesso non c'è tempo per pensare: tutti al 'Giuseppe Meazza' martedì 11 marzo 2008 per spingere la squadra di Roberto Mancini verso una rimonta che non è impossibile. Basta crederci. Tutti insieme.
Primo tempo. Atmosfera da grande notte. I tifosi dell'Inter (oltre 3000) si fanno sentire nel cuore di 'Anfield'. Il Liverpool attacca subito a testa bassa e, dopo appena due giri d'orologio, al primo calcio d'angolo per gli inglesi, mischia in area con tiro stoppato da Cordoba (braccio destro assolutamente involontario). Poi, dopo un'ammonizione generosa contro Chivu, punizione alta sopra la traversa di Fabio Aurelio. Mancini ha scelto il 4-4-2, con il rumeno terzino sinistro e Maxwell mancino a centrocampo. In attacco 'Ibra' e Cruz con Stankovic e Cambiasso in mezzo al ring. Al minuto nove la prima parata di Julio Cesar, che alza sopra la traversa una testata di Hyypia. Era prevedibile che i 'rossi' partissero a tutta velocità, pressando in ogni zona del campo e su ogni uomo. Ingiusta l'ammonizione per Materazzi (12': neppure sfiora Torres). L'Inter prova a ribellarsi: 17' lancio lungo di testa, assist aereo di 'Ibra', Cruz viene anticipato da Reina in uscita. In una fase centrale abbastanza equilibrata, entra in scena l'arbitro belga che, al minuto 29, sventola in faccia a Materazzi il secondo cartellino giallo: anche questo, come il primo, severissimo, perché Marco sfiora solo per un attimo, in duello, la spalla di Torres. Ancora una partita in dieci contro undici e Mancini deve ridisegnare la squadra con Chivu difensore centrale e Maxwell che scala a terzino. Si gioca con il 4-3-2 anche se Cruz, in fase di non possesso, fa il 4° centrocampista. Malgrado le difficolta, per la cronaca una sola conclusione centrale degli inglesi: al 44' con Kuyt (Julio Cesar blocca facile).
Secondo tempo. C'è un dubbio braccio in area di Hyypia (2') durante un malinteso con il portiere Reina, poi Cambiasso ci prova dal limite: alto sopra la traversa. Poi ricomincia a macinare il Liverpool. Prima della sostituzione con Vieira (9' st), Cruz calcia dalla distanza: fuori. Un rimpallo a centrocampo tra Vieira e Gerrard lancia Torres (12') da solo contro Julio Cesar: strepitosa deviazione in calcio d'angolo del portiere sul diagonale destra-sinistra dello spagnolo. Segue un colpo di testa alto di Hyypia e le proteste degli inglesi che chiedono il rigore: cross dalla linea di fondo campo di Gerrard, Vieira ha le mani davanti al volto e non va mai a cercare il pallone. Entra il pilastro Crouch, un nuovo pericolo per la difesa nerazzurra. In una manciata di secondi, attorno al 25°, l'Inter crea tre situazioni consecutive in area del Liverpool, che si protegge come può. Ci prova anche Vieira (27'): largo. Al capolinea di una super prestazione (in terra, in cielo e in ogni luogo), Cordoba deve arrendersi: ancora un rinvio di testa e, cadendo sulla gamba d'appoggio, il colombiano fa un movimento innaturale. Esce in barella, entra Burdisso. Gli inglesi trovano lo spazio per la conclusione vincente, e fortunata, al minuto 40: traversone lungo di Pennant dalla destra, conclusione di Kuyt che viene involontariamente toccata dai tacchetti di Maicon, Julio Cesar - che era sulla traiettoria - è fuori causa: 1-0. Quasi allo scadere, arriva il raddoppio del Liverpool: ancora Pennant serve Gerrard che, dal limite dell'area, in zona di centro destra, inventa uno straordinario diagonale, impossibile da trovare per Julio Cesar: 2-0.
Non è finita qui. Martedì 11 marzo 2008 tutti al "Giuseppe Meazza" in San Siro. La rimonta è ancora possibile. basta crederci. Tutti insieme.
LIVERPOOL-INTER 2-0
LIVERPOOL (4-4-2): 25 Reina; 3 Finnan, 23 Carragher, 4 Hyypia, 12 Fabio Aurelio; 18 Kuyt, 20 Mascherano, 21 Lucas Leiva (19 st Crouch 15), 19 Babel (26' Pennant 16); 8 Gerrard, 9 Torres.
In panchina: 30 Itandje, 6 Riise, 11 Benayoun, 14 Xabi Alonso, 17 Alvaro Arbeloa.
Allenatore: Benitez.
INTER (4-4-2): 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 2 Cordoba (30' Burdisso 16), 23 Materazzi, 26 Chivu; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 5 Stankovic, 6 Maxwell; 8 Ibrahimovic, 9 Cruz (10' st Vieira 14).
In panchina: 1 Toldo, 7 Figo, 28 Maniche, 18 Crespo, 29 Suazo.
Allenatore: Mancini.
ARBITRO: De Bleeckere (Belgio).
MARCATORI: st 40' Kuyt, 45' Gerrard
NOTE - Serata fredda, terreno veloce, probabilmente bagnato prima dell'inizio della gara. Stadio esaurito. Espulsi: Materazzi (30' pt) per doppio giallo. Ammoniti: Chivu e Materazzi. Calci d'angolo: 10-1 per il Liverpool. Recuperi: 1' (pt), 4' (st

martedì 19 febbraio 2008

Febbre Champions: Roma con il Real, Liverpool-Inter. Mancini 'Ibra-Cruz in attacco? Può essere'

La Champions League torna con due grandi sfide. Questa sera (calcio d'inizio ore 20.45) sono in programma i primi quattro incontri d'andata degli ottavi di finale, con in campo due squadre italiane. La Roma riceve all'Olimpico il Real Madrid, mentre l'Inter gioca nel mitico stadio di Anfield Road contro il Liverpool. Una gara difficile per gli uomini di Mancini che troveranno i reds agguerritissimi anche per via della delicata situazione del tecnico Benitez, per il quale la sfida con i campioni d'Italia potrebbe valere la conferma o l'esonero.

Roberto Mancini, intanto, intervenuto telefonicamente da Liverpool a "Viva Radio 2", il famoso programma radiofonico di Fiorello."Vinciamo noi 1-0, con un gol in fuorigioco dubbio o con la deviazione di un difensore. Anzi, segna Ibra di naso", ha ironizzato l'interista Fiorello."Roberto, ma chi l'ha detto che sei antipatico? Come racconti tu le barzellette...", la battuta dello showman siciliano. Il tecnico non si è sbilanciato sulla formazione anti-Liverpool, anche se qualcosa lo ha anticipato: "Ibra-Cruz in attacco? Potrebbe essere - ha detto Mancini -, ma c'è ancora qualche dubbio, fino alle 18 c'è tempo per decidere. Stamattina abbiamo fatto la rifinitura, ora abbiamo una riunione e alle 16.45 uno snack prima di andare al campo". Mancini ha parlato anche di Balotelli, giovane stella emergente dell'Inter: "Sì, è davvero molto bravo, è giovane e ha grandi qualità, quindi credo che se andrà avanti così diventerà un grandissimo calciatore. E poi ha scelto anche la Nazionale italiana".Il simpatico siparietto si è chiuso con uno scambio di battute. "Fiore, hai il fisico da tornante", ha detto Mancini. E lo showman ha risposto: "In settimana vengo alla Pinetina a spiegarvi due o tre cose tecniche".

PROBABILI FORMAZIONI

Roma-Real Madrid

ROMA (4-2-3-1): Doni; Panucci, Mexes, Juan, Tonetto; De Rossi, Pizarro; Giuly, Perrotta, Mancini; Totti. All. Spalletti

REAL MADRID (4-1-3-2): Casillas; Sergio Ramos, Cannavaro, Heinze, Miguel Torres; Diarra; Guti, Gago, Robben; Raul, Van Nistelrooy. All. Schuster

Arbitro: Fandel (Germania)

Liverpool-Inter

LIVERPOOL (4-4-2): Reina, Aberloa, Carragher, Hyypia, Fabio Aurelio, Babel, Gerrard, Mascherano, Riise, Kuyt, Torres.
All. Benitez

INTER (4-4-2): Julio Cesar, Maicon, Cordoba, Materazzi, Chivu, Zanetti, Vieira, Cambiasso, Stankovic, Cruz, Ibrahimovic.
All. Mancini

Arbitro: De Bleeckere (Belgio)

martedì 12 febbraio 2008

Catania, Lo Monaco: "Dobbiamo capire se la legge è uguale per tutti"

TE LO SPIEGO IO....



articolo tratto da sportmain.it - 5 febbraio 2008

MILANO - Niente Italia-Portogallo per Marco Materazzi. Il difensore dell’Inter soffre di un dolore alla schiena, avvertito domenica in campionato. Stamani Donadoni e i medici hanno deciso di non rischiarlo in una partita amichevole. Gli azzurri restano così in 19, con Gamberini che si è aggregato ieri sera. L’Italia parte alle 11 da Malpensa per Zurigo, si gioca domani alle 20:45.

...quindi MATRIX non ha saltato volontariamente la nazionale per giocare con il Catania !!!!

nel rispetto delle regole l'ad del Catania, in un caso simile, sostiene di non aver fatto giocare Vargas... precisamente contro il Torino...

"Non è una ripicca ! Esiste una regola. Abbiamo un giocatore, Vargas, che viene convocato regolarmente in nazionale ed è capitato una volta che, nonostante un risentimento, sia dovuto andare lo stesso in Perù, non ha giocato, è tornato e stava bene, ma non l'abbiamo potuto mettere in campo contro il Torino. Ora, se questa normativa viene tacitamente bypassata, a me sta bene, che ce lo dicano. Se la legge è uguale per tutti penso che debba beneficiarne anche il Catania, se la regola non vale per Materazzi allora non vale neanche per Vargas".

Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, spiega così, ai microfoni di "Radio Radio Tv", la scelta del club etneo di presentare, in relazione alla partita con l'Inter di domenica scorsa, un "reclamo in merito alla posizione, asseritamente irregolare...

Carissimo PIETRO... le lo ricordo io il caso di VARGAS !!!! ...ecco !

in realtà il peruviano Vargas è sceso in campo in tutti i precedenti incontri con il Torino.

Stagione 2006-2007 29-10-2006 CATANIA - TORINO 1-1 (1-0)
Catania: Pantanelli, Silvestri, Sottil, Stovini, Vargas, Baiocco, Edusei (al 76' Biso), Caserta, G.Colucci (all'89' Sardo), Spinesi (al 57' Corona), Mascara. A disposizione: Polito, Minelli, Izco, Millesi. All.: Marino.
Torino: Abbiati, Di Loreto, Cioffi (al 75' Rosina), Franceschini, Comotto, Barone, Ardito (all'80' Gallo), Pancaro, Fiore, Stellone, Muzzi (al 67' Abbruscato). A disposizione: Taibi, Brevi, Balestri, Oguro. All.: Zaccheroni.
Arbitro: Ciampi di Roma.
Marcatori: Spinesi 21' rig. (C), Franceschini 85' (T)
Spettatori: 0, la partita è stata giocata a porte chiuse sul campo neutro di Bari. Ammessi solamente un centinaio tra giornalisti e addetti ai lavori.
Note: Espulso Mascara al 52' per gioco falloso. Ammoniti Cioffi, Comotto, Stovini, Ardito, Caserta. Recupero 2' pt, 5' st. Calci d'angolo 6-0 di Torino. La partita si è disputata sul campo neutro di Bari e a porte chiuse. (archiviotoro.it)

11-03-07 TORINO - CATANIA 1-0 (0-0)
Torino: Abbiati, Comotto, Brevi, Bovo, Balestri, Gallo, Ardito, Rosina, Muzzi (al 58' Stellone), Lazetic (all'86' Cioffi), Abbruscato (al 71' De Ascentis). A disposizione: Taibi, Di Loreto, Barone, Konan. All.: De Biasi.
Catania: Pantanelli, Silvestri, Sottil, Stovini, Vargas, Baiocco, Edusei (al 79' Rossini), Caserta, Colucci, Spinesi, Corona (al 74' Lucenti). A disposizione: Spadavecchia, Sardo, Biso, Millesi, Cesar. All.: Marino.
Arbitro: Paparesta di Bari.
Marcatori: Rosina 78'
Spettatori: 19.777 di cui 17.849 abbonati per una quota di 308.658 € e 1.928 paganti per un incasso di 57.967 €.
Note: Ammoniti Colucci, Bovo e Ardito tutti per gioco scorretto. Calci d'angolo 11-9 per il Catania, recupero 1' pt, 5' st. (archiviotoro.it)

Stagione 2007-2008 11-11-2007 TORINO - CATANIA 1-1 (1-0)
Torino: Fontana, Comotto, Natali, Dellafiore, Lanna, Motta, Zanetti, Corini (al 72' Oguro), Rosina (al 7' Malonga, al 56' Grella), Ventola, Di Michele. A disposizione: Gomis, Lazetic, Di Loreto, Bottone. All.: Novellino.
Catania: Polito, Sabato, Terlizzi, Stovini, Vargas, Baiocco, Edusei (al 74' Tedesco), Colucci (al 43' Sardo), Martinez (al 65' Izco), Mascara, Spinesi. A disposizione: Bizzarri, Sottil, Morimoto, Lima. All.: Baldini.
Arbitro: Stefanini di Prato.
Marcatori: Malonga 15' (T), Martinez 63' (C).
Spettatori: 18.597 di cui 16.401 abbonati e 2.196 paganti per un incasso di 373.843 €.




TUTTO OK ????

Il Catania ricorre per Materazzi - "Non doveva giocare contro di noi"


CATANIA - Il Catania non ci sta e presenta reclamo per la presenza in campo, domenica al Massimino, del difensore nerazzurro Materazzi nella partita di campionato persa contro l'Inter per 2-0. Una presenza che i siciliani ritengono irregolare in quanto violerebbe le norme federali, in quanto il giocatore non aveva risposto, perché infortunato, alla chiamata in Nazionale per l'amichevole di mercoledì scorso tra Italia e Portogallo. Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha ricevuto ieri sera da parte dell'amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, il preannuncio di reclamo ed è in attesa di conoscerne le motivazioni. Ha fatto sapere - con un comunicato - di riservarsi la decisione in merito. Una scelta, quella del club etneo, che l'amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco spiega così: "Dobbiamo solo capire se la legge è uguale per tutti, se ce n'è una per l'Inter e una per il Catania, ci è sembrato doveroso". "Non è una ripicca - continua - Esiste una regola. Abbiamo un giocatore, Vargas, che viene convocato regolarmente in nazionale ed è capitato una volta che, nonostante un risentimento, sia dovuto andare lo stesso in Perù, non ha giocato, è tornato e stava bene, ma non l'abbiamo potuto mettere in campo contro il Torino. Ora, se questa normativa viene tacitamente bypassata, a me sta bene, che ce lo dicano. Se la legge è uguale per tutti penso che debba beneficiarne anche il Catania, se la regola non vale per Materazzi allora non vale neanche per Vargas". Ma cosa succederebbe se il ricorso dei catanesi venisse accolto? Mattia Grassani, esperto in materia di giustizia sportiva, non ha dubbi. Intervenendo oggi ai microfoni di "Radio Kiss Kiss" ha spiegato che "il ricorso del Catania sta in piedi, perché se e' vero che Materazzi ha rifiutato la convocazione in Nazionale, il giocatore avrebbe dovuto osservare un turno di riposo in campionato". "Qualora il giudice sportivo decidesse di accettare il ricorso, non esisterebbero vie di mezzo: la partita non andrebbe rigiocata e dovrebbe essere assegnato lo 0-3 a tavolino. Tutto ruota intorno alla risposta del giocatore alla convocazione in azzurri".
REPUBBLICA.IT

Inter-Livorno: si gioca alle ore 16.00

MILANO - La Lega Calcio ha reso nota una variazione di orario in relazione alla gara Inter-Livorno, valida per la 22^ giornata della Serie A Tim 2007-2008, in programma sabato 16 febbraio allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano.
La partita si disputerà alle ore 16.00 invece che alle ore 18.00 per esigenze televisive.

INTER.IT

domenica 10 febbraio 2008

Serie A: Catania-Inter, le probabili formazioni

(AGM-DS) - 08/02/2008 21.20.16

(AGM-DS) - Milano, 8 febbraio - Le probabili formazioni di Catania-Inter, gara in programma per la 22.a giornata di Serie A domenica alle 20.30.

Catania (4-3-3): 16 Polito, 2 Sardo, 23 Terlizzi, 6 Stovini, 7 Vargas, 17 Baiocco, 8 Edusei, 13 Izco, 9 Colucci, 24 Spinesi, 10 Mascara. A disp. 18 G. Rossi, 21 Silvestri, 4 Sottil, 19 Tedesco, 25 Martinez, 11 Pia`, 15 Morimoto. All. Baldini.

Inter (4-3-1-2): 12 J. Cesar, 4 Zanetti, 16 Burdisso, 23 Materazzi, 6 Maxwell, 19 Cambiasso, 28 Maniche, 26 Chivu, 11 Jimenez, 8 Ibrahimovic, 18 Crespo. A disp. 1 Toldo, 2 Cordoba, 24 Rivas, 30 Pele`, 7 Figo, 29 Suazo, 9 Cruz. All. Mancini. Arbitro: Farina di Novi Ligure.

Ronaldo è al Carnevale di Rio de Janeiro...


altro che infortunio !!!!!


Venerdì 01 febbraio: Ronaldo sarà ospite della scuola di samba Sapucaì al Carnevale di Rio de Janeiro, che l' ha invitato ad assistere alle sfilate nelle notti di domenica 3 e lunedi 4 Febbraio.


questa è la notizia trovata su: radiomilaninter.blogspot.com



Era il lontano 2002 quando Moratti lasciò partire Ronaldo a Rio con la speranza di agevolare il recupero dall'ennesimo infortunio. Poi si scoprirà che l'ex fenomeno fu un assiduo frequentatore del Sambodromo. Qualche anno fa era toccato ad Adriano, ma il suo recupero a passo di samba come quello del suo predecessore non fu apprezzato dai media. Ma il 26 gennaio uno strano infortunio costringe Ronaldo rossonero a fermarsi e ovviamente a curarsi in Brasile. Fino ad oggi pensavamo che certe cose potessero succedere solo all'Inter, ma dobbiamo ricrederci ...
Monica Belucci e il calciatore Ronaldo saranno al Carnevale di RioL'attrice italiana Monica Belucci, suo marito, l'attore francese Vincent Cassel e il calciatore Ronaldo confermano la loro presenza al carnevale carioca.


da antimilan
IN QUESTI GIORNI TUTTI I GIORNALI SMENTISCONO... MA SARA' VERO?
MANDACI LE TUE NOTIZIE....

CALCIO: POLEMICA TRA SPALLETTI E CONTROCAMPO SU RIGORI A INTER

(PRIMA) MILANO - Sandro Piccinini conduttore di Controcampo ha avuto un piccolo battibecco con Luciano Spalletti allenatore della Roma, dopo che dalla trasmissione sportiva era stata ripetuta una frase dell'allenatore giallorosso che commentando il rigore dell'Inter avrebbe detto che i nerazzurri sono bravi a far convergere sempre in loro favore episodi del genere. Ma Spalletti nella stessa telefonata ha voluto chiarire che non voleba affatto criticare l'Inter che la sua frase era stata estrapolata nel contesto generale di un'intervista in cui faceva i complimenti all'Inter per quanto fatto finora.(PRIMA)

martedì 5 febbraio 2008

TOTTI... nervoso SIENA 3 - ROMA 0



La rumorosa sconfitta giallorossa rimediata a Siena ha lasciato basiti osservatori e tifosi. Era difficile immaginare che, proprio quando la rincorsa impossibile all’Inter era appena ripartita, la Roma potesse fermarsi così. Fra i protagonisti negativi della partita, contraddistinta da una prestazione globale imbarazzante, naturalmente c’è anche Francesco Totti. I problemi fisici lo assillano, il peso di tutta la squadra grava sulle sue spalle e un passaggio a vuoto può starci, soprattutto visto l’ottimo rendimento della Roma in trasferta fino a questo momento.
Nella gara però si è rivisto un Totti nervoso, frustrato dalle difficoltà sue e dei compagni, protagonista di una brutta reazione nei confronti del portiere del Siena Manniger. Prima la trattenuta, poi 4 pugni sulla palla e uno al costato del portiere austriaco che ha evitato di fare scena rimanendo in piedi. Secondo Dondarini il suo comportamento è “da giallo”, come quello di Manninger che trattiene il pallone perdendo tempo, ma il sospetto nemmeno tanto maligno è che su questa valutazione così “benevola” pesi il nome di Totti.
Da quando è consentito ai giocatori di farsi “giustizia da sè”? Se l’autore del gesto fosse stata qualche “testa calda” stile Cassano, in seguito all’inevitabile cartellino rosso, quante giornate di squalifica avrebbe dovuto patire?
Il video che documenta il gesto è disponibile dopo continua, a voi lettori il giudizio.
CALCIOBLOG.COM

domenica 3 febbraio 2008

L'Inter soffre ma è sempre più sola... Crolla la Roma a Siena, meno 8

La Roma crolla a Siena e va a meno otto. L'Inter in 10, seppur soffrendo, batte l'Empoli a San siro e sale a quota 53. La Juve impatta a Torino contro il Cagliari, Rocchi regala i tre punti alla Lazio contro la Sampdoria e il Toro va a vincere a Reggio Calabria. Un super Borriello permette al Genoa di battere il Catania, Lucarelli non basta al Parma sconfitto in casa dall'Atalanta. Stasera al Franchi la Fiorentina attende il Milan. Una partita molto importante in chiave Champions. Ieri negli anticipi successi per il Napoli (3-1 contro l'Udinese) e per il Palermo (1-0 al Livorno).

INTER-EMPOLI 1-0 A San Siro la squadra di Mancini ha un ruolino di marcia perfetto: 10 vittorie e un pareggio. L'Empoli parte bene, forse memore del successo ottenuto con il Milan sullo stesso campo qualche domenica fa. Giocano con fluidità i toscani e mettono in difficoltà la difesa interista. Al 34' i milanesi vanno in vantaggio grazie ad un rigore, molto dubbio, segnato da Ibrahimovich.

CALCIO, EMPOLI; MALESANI: INTER? MAI PARTIRE BATTUTI

L'Empoli di Malesani domani farà visita all'Inter capolista e desiderosa di mostrare che il pareggio di Udine non è il segnale di una piccola crisi nerazzurra. Far punti a San Siro, missione impossibile? "A mio modo di vedere - dice il tecnico dei toscani - niente è impossibile. Nel calcio a volte basta crederci per arrivare all'impresa. Il bello di questo sport sta proprio in questo. Guai a sentirsi battuti in partenza. Io questa sensazione proprio non la conosco, anche se riconosco la grande differenza di potenzialità tra le due squadre". Domenica scorsa l'Empoli ha perso nel finale il derby toscano contro la Fiorentina al termine di una grande prestazione. Malesani chiede ai suoi di ripetersi. "A me basterebbe rivedere ciò che ho visto domenica scorsa contro i viola - spiega il tecnico -, quando abbiamo sbagliato poco e abbiamo giocato una gara 'giusta'. Vorrei lo stesso carattere, la stessa voglia e la stessa determinazione. E magari un po' più di fortuna".

sabato 2 febbraio 2008

MILAN LAB COLPISCE ANCORA... Tegola in casa Milan: Gattuso out un mese



milan laB complimenti !!!!! un'altra vittima !!!! in piena rincorsa Champions, il Milan perde una delle pedine principali della propria scacchiera: Gennaro Gattuso, centrocampista fondamentale per le manovre rossonere, dovrà restare fermo almeno un mese a causa di un infortunio muscolare che lo ha colpito sul finale di Reggina-Milan del passato Mercoledi.
Le prime voci parlano di uno stiramento al bicipite femorale destro, appena sopra il ginocchio, anche se si è ipotizzato anche un versamento. Quello che è certo è che Ringhio salterà il match-spareggio con la Fiorentina e, nella migliore delle ipotesi, tornerà a disposizione per il ritorno degli ottavi di Champions League contro l’Arsenal, ad inizio Marzo.
Manca un bollettino medico ufficiale ma, nel frattempo, Carlo Ancelotti sembrerebbe intenzionato a puntare sull'inesistente Emerson, apparso a Reggio Calabria, anche se il sostituto “naturale” dell’azzurro sembrerebbe essere più che altro Christian Brocchi, scalpitante in panchina da troppo tempo (il suo habitat naturale)

Il mercato pasticcione della Juve: Boumsong trattenuto a Torino, Tiago non vuole il Tottenham e l'Aston Villa blocca Mellberg

Un pasticcio dietro l’altro questo calciomercato di gennaio della Juventus. Sono lontani i tempi nei quali Moggi dominava il mercato e, senza che della trattativa si sapesse nulla, prendeva con autentici blitz in giro per l’Europa i giocatori che desiderava per la sua Juve. La nuova gestione Secco-Blanc sta inanellando insuccessi e rinvii mostrando non poche incertezze e cambi di rotta continui. L’ultima novità è di ieri sera: è stato bloccato il trasferimento di Jean Alain Boumsong già concluso con il Lione.

Il difensore francese non è destinato a rimanere a Torino grazie al gol del pareggio realizzato contro l’Inter in Coppa Italia, la marcia indietro è bensì legata al numero ridottissimo di difensori disponibili in rosa per gli imminenti impegni con Livorno e nel match di ritorno contro i nerazzurri, il tutto unito alle difficoltà di far arrivare come preventivato Olof Mellberg già a gennaio. Lo svedese ha firmato con la Juventus per giugno e sarebbe intenzionato a partire subito da Birmingham, ma l’Aston Villa vuole prima trovare un sostituto e fa ostruzionismo.

Così, dopo aver lasciato partire Criscito, Ranieri trattiene Boumsong, lo stesso difensore considerato giustamente “improponibile” vista la scarsa affidabilità. Il rischio per la Juventus è che il piccolo “capolavoro” di riuscire ad incassare 3 mln per la cessione definitiva del francese sul quale pesa un ingaggio da 2.6 mln annui possa sfumare. Il Lione ne ha bisogno adesso, complici gli infortuni dei suoi centrali, dopo averlo visto giocare di nuovo è improbabile che insista per averlo anche a giugno.

Juventus 2-3 Inter - Mario Balotelli



Diciassette anni e un anagramma da campione del mondo che mette i brividi, non soltanto ai tifosi dell’Inter.Balotelli in Coppa Italia aveva già segnato due gol alla Reggina, ma il banco di prova non era di quelli esaltanti: i due segnati mercoledì notte alla Juve sono di quelli che contano “Balotelli? O diventa un fenomeno o niente…” Questa la risposta scherzosa ma non troppo che mi diede un famoso allenatore (anche bravo e invidiato per il suo superingaggio) a una precisa domanda sul diciassettenne attaccante dell’Inter.Impressionante la dimostrazione di forza data dai nerazzurri a Torino, alla faccia di chi da giorni straparlava che Mancini avrebbe snobbato la Coppa Italia,Rispetto alla formazione tipo (ma a certi livelli forse un undici ideale non esiste) ne mancavano tanti, ma è stata proprio la prestazione di “quelli che c’erano” a non far rimpiangere per niente “quelli che non c’erano”.Maniche all’inizio si è preso le responsabilità che competono a uno che a livelli di club ha vinto tutto quel che c’era da vincere al mondo di far da badante ai giovani che Mancini aveva mandato in campo.Tempi di gioco, temperamento, grande personalità: queste le qualità di Maniche che ad esempio hanno contagiato Pelè, uno che migliora di partita in partita.Persino Rivas è riuscito a giocare su buoni livelli a conferma che ormai l’Inter, rispetto alla passata stagione, è migliorata tantissimo sul piano della convinzione.Ma i lampi di Balotelli sono stati così accecanti da far credere che ci si possa trovare di fronte a un ragazzo che , come ha detto quel famoso allenatore bravo, vincente e invidiato: o diventa un fenomeno o niente.Il paragone è subito stato fatto con un altro giovane più vecchio di lui, Pato, ma sono onanismi dialettici tipici dei giornali che sono costretti sempre a forzare tutto.A favore di Pato c’è che è già un campione (anche se sinora ha giocato bene solo le partite casalinghe) mentre Balotelli al momento è un Primavera che dà meno certezze, una di queste è fondamentale far sperare ai più alti livelli: ha segnato due gol, entrambi straordinari nella loro diversità: il primo di potenza prima e di glaciale freddezza poi e il secondo in acrobazia mettendo in mostra l’istinto di chi è assolutamente fuori dal normale.Balotelli anche nei movimenti e nel modo di concludere ricorda “l’anagramma”.L’anagramma di un fuoriclasse che ha contraddistinto non soltanto le storia dell’Inter, ma anche quella della nazionale, visto che l'11 luglio del 1982 divenne campione del mondo.Il Milan a Reggio ha vinto giocando in maniera caotica e la Fiorentina in Coppa ha perso in maniera disastrosa.La partita più importante di domenica prossima forse ha condionato entrambe le squadre.