domenica 30 marzo 2008

venerdì 28 marzo 2008

Inter e Roma continua il duello...

Otto giornate da giocare e la lotta per lo scudetto è ancora viva. La sconfitta interna dell’Inter con la Juve e la contemporanea vittoria della Roma sull’Empoli, ha portato la squadra di Spalletti a -4 da quella di Mancini. A tre giorni dalla prima sfida di Champions con il Manchester United, i vice campioni di Italia saranno di scena a Cagliari, ospiti di una delle formazioni più in forma del momento, ringalluzzita anche dai tre punti che gli sono stati ridati. I campioni d’Italia saranno all’Olimpico dalla Lazio e l’obbligo è non rivivere l’incubo del 5 maggio 2002. La Juve sempre più terza, che fa un pensierino anche alle due posizioni più avanti, riceverà il pericolante Parma. La Fiorentina quarta forza del campionato sarà a Udine dai friulani che sono sesti. Con interesse guarda a questa sfida il Milan di Ancelotti che è quinto e a San Siro, dove zoppica parecchio, avrà la tranquilla Atalanta di Del Neri.
Cagliari-Roma: questa la partita che aprirà il 12° turno di ritorno. I pronostici con tutti i se e i ma del caso (gara prima del ManU; Vucinic, De Rossi e Perrotta squalificati; Juan infortunato e Totti acciaccato) stanno con i capitolini la cui vittoria è a 1.95. Lo 0:2 con cui sono passati a Napoli nella loro ultima vera trasferta disputata è a 7.00. Gara da prendere con le molle per i romanisti visto che al Sant’Elia non vincono dal lontano 1995 (0:2). Nella passata stagione hanno perso per 3:2 (34.00), in quella prima è stato un nulla di fatto a reti inviolate (8.00). In quella 2004/05 un 3:0 interno (41.00) e in quella 99/2000 1:0 (9.00). Il pari in generale è a 3.00. La vittoria dei rossoblu è a 3.90. La doppia chance X oppure Cagliari è a 1.70. Gli uomini di Ballardini hanno vinto i loro due ultimi match casalinghi: per 3:0 con il Torino e per 1:0 con l’Atalanta.Scommessa consigliata su questa partita: doppia chance Cagliari oppure X, quota 1.70
Lazio-Inter: il successo casalingo viene dato, al momento, a 3.75. L’equa divisione della posta in palio è a 3.00 e il successo della capolista (sempre con l’infermeria piena e alcuni giocatori non ancora del tutto a posto) è a 2.00. I biancocelesti l’ultimo incontro che hanno vinto davanti al proprio pubblico è stato il derby, fatto proprio per 3:2 (34.00). In quell’occasione il primo tempo era finito in parità. L’opzione X/Lazio nella scommessa Parziale/Finale è a 9.00. Questa è stata per la banda Rossi la quinta vittoria di fila fra le mura amiche. Il 2:0 con il Livorno è a 17.00. L’1:0 con la Reggina è a 8.00. Il 3:0 inflitto all’Atalanta è a 41.00 e il 2:1 alla Samp è a 13.00. Contro nerazzurri, amaranto e labronici si è presa sia il primo tempo che l’intero incontro; Lazio/Lazio è a 6.50. Contro i blucerchiati i primi quarantacinque minuti erano terminati pari. Questa serie è partita dalla caduta con il Genoa per 1:2 (7.50). Co i rossoblu all’intervallo Rocchi e compagni ci erano andati in vantaggio: Lazio/Inter è a 26.00. La Beneamata è in un periodo decisamente difficile e in trasferta non vince da Catania: uno 0:2 (8.00), nato dopo il thè: X/Inter è a 4.50. Da allora lontano dal Meazza sono arrivati i due pari di Genova per 1:1 (5.50) e la sconfitta con il Napoli per 1:0. Contro i doriani il segno X era stato il segno di tutto il match: X/X è pagata a 5.00. Contro il Grifone la possibilità vincente è stata Inter/X (13.00). Contro gli azzurri bandiera bianca sia nella prima frazione che alla fine.Scommessa consigliata su questa partita: X, quota 3.00
Juve-Parma: a Torino è da giocare l’1 fisso: 1.35. Il pari è a 4.00 e il successo della compagine di Cuper è a 9.00. L’ultima partita interna la Vecchia Signora se l’è presa per 1:0 con il Napoli. Il 2:1 con cui ha vinto a Milano sabato sera è a 8.00. Il 2:0 con cui i ducali hanno perso la settimana scorsa a Siena è a 5.50. Il pari sul quale i gialloblu metterebbero subito la firma è a 4.00. Gli andrebbe benissimo il 2:2 dell’andata (20.00) o l’1:1 di Livorno (7.00). Il loro successo è a 9.00. Per i bookmaker è molto probabile che questa sarà una sfida da Under 2,5 e non da Over come al Tardini: 1.75 a 1.90.Scommessa consigliata su questa partita : Under 2,5, quota 1.75
Udinese-Fiorentina: la vittoria friulana è a 2.50, quella fiorentina è a 2.80. Il pari sta un po’ sopra: 2.90. Di Natale e compagni vengono da due squilli di fila, da cinque gare non perdono. In questo periodo di imbattibilità al Friuli hanno regolato Livorno e Atalanta per 2:0 (10.00), con la Lazio hanno impattato per 2:2 (14.00). I viola, che hanno vinto il loro ultimo impegno con la Lazio al Franchi, nelle ultime tre trasferte affrontate hanno rimediato altrettante sconfitte: per 1:0 dalla Roma e dal Siena (7.00), per 2:0 dal Napoli. All’andata si sono imposti i bianconeri per 2:1 (9.00). Ci saranno tre gol anche questa volta? La quota corrispondente è a 3.80. Per vincere puntando su questo pronostico va bene uno di questi risultati: 3:0, 0:3, 2:1, 1:2.Con quelle che le stanno davanti in classifica, l’Udinese finora non è mai passata fra le mura amiche: con la Juve e il Milan ha perso (per 1:2 e 0:1), con l’Inter ha pareggiato per 0:0 (6.50). Che sia la volta buona?Scommessa consigliata su questa partita: Udinese 1, quota 2.50
Milan-Atalanta: i rossoneri fra Udinese e Fiorentina spererebbero in un bel pari, accompagnato da una loro vittoria. Affermazione che è molto probabile nonostante le chiare difficoltà che incontrano quando giocano a San Siro. Sono decisamente più bravi fuori. Il loro successo è a 1.35, l’X è a 4.25 e il successo dei bergamaschi, che nelle ultime quattro gite fuori porta hanno ceduto sempre a zero, è a 8.00. L’1:0 subito da loro dal Toro e dal Cagliari è a 6.50, come il 2:0 che è uscito a Udine. Quota a 7.00 per il 3:0 inflittogli dalla Lazio. Il primo round se lo sono presi comunque Doni e soci per 2:1. L’1:2 (con questo punteggio il Diavolo è caduto sul suolo amico con la Samp dieci giorni fa) è a 26.00. Il 2:1 interno è a 7.50. Segneranno entrambe le formazioni? La risposta positiva è a 2.10, quella negativa è a 1.60.Scommessa consigliata su questa partita: no non segneranno entrambe le squadre, quota 1.60

lunedì 24 marzo 2008

Roberto Mancini dopo Inter-Juventus

MILANO - "Il primo gol è stato un chiaro errore perchè era in fuorigioco. Nell'occasione della seconda rete della Juventus abbiamo sbagliato noi e, a quel punto, la gara era compromessa. Poi eravamo in difficoltà perchè dovevamo attaccare e lasciavamo spazi alla Juventus che, spesso, riusciva a ripartire pericolosamente in contropiede. Abbiamo cercato in ogni modo di rimettere in piedi la gara", queste le prime parole di Roberto Mancini dopo la sconfitta contro la Juventus. "Nel primo tempo - prosegue - abbiamo giocato bene ma siamo stati poco incisivi nelle occasioni che abbiamo creato. La ripresa è stata condizionata dal loro primo gol in fuorigioco e dal nostro errore che ha inciso negativamente sul morale. Forse non siamo riusciti a regire subito come avremmo voluto, però la squadra ce la messa tutta per rimettere in sesto la partita. Dopo la rete di Maniche avremmo potuto anche pareggiare, purtroppo in questo finale di campionato certi tipi di episodi sono ancora più decisivi. Il nostro problema maggiore, comunque, è stato quello di avere perso così tanti giocatori nelle ultime settimane. La Roma è troppo vicina? No, siamo ancora avanti quattro punti che sono tanti e ogni settimana, in un campionato così, può succedere di tutto. Se a inizio stagione ci avessero detto che, in questo momento saremmo stati primi con otto punti, ci avremmo messo la firma. Settimana prossima sia noi che la Roma avremo due partite difficili, dovremo cercare di fare bene. Già qualche mese fa avevo detto che, la possibilità vincere il campionato con poco vantaggio, è più bello quando succede. Sappiamo di avere le qualità per vincere una serie di partite di fila, ci proveremo. Forse eravamo anche un po' stanchi perchè abbiamo giocato tre partite in sei giorni ed è stata una gara molto faticosa. Ora smetteranno di dire che l'Inter è aiutata dagli arbitri? Credo proprio di sì dopo il fuorigioco di oggi e tutte le espulsioni. Cosa serve per vincere lo scudetto? Tranqullità e consapevolezza della propria forza, una squadra non sta prima in classifica per due anni di fila se non ha queste qualità. Se recuperiamo un po' di giocatori non avremo problemi".

sabato 22 marzo 2008

bellissima !!!!!!!!!!!!!


Il derby d'Italia tra scudetto e Champions

Si gioca sabato alle 15. Posticipo Inter-Juve alle 20,30


Il campionato anticipa per Pasqua. Si gioca sabato alle 15, ma con il boccone più ghiotto, Inter-Juventus, in posticipo alle 20,30. Si torna in campo dopo soli tre giorni dal turno infrasettimanale. La Roma, sconfitta nel derby, affronta in casa l'Empoli. La Fiorentina attende la Lazio, il Milan in affanno è a Torino contro i granata infuriati per gli errori arbitrali ma con mezza squadra in infermeria. Nel «derby d'Italia» a in dubbio Vieira e Stankovic, formazione tipo per la Juve (con l'eccezione di Zanetti, fuori per infortunio) che va a San Siro «per provare a vincere», come dice Ranieri.

genoa - INTER... i momenti salienti...

mercoledì 19 marzo 2008

l’Inter va a Genova, per la Roma e` derby...

Nel turno infrasettimanale, valido per la 29.a giornata di serie A, continua la sfida a distanza tra Inter e Roma. I nerazzurri, capolista del campionato, vanno a Marassi a sfidare il Genoa. Roberto Mancini conferma Ibrahimovic, perdonato per la sfuriata dopo la sostituzione contro il Palermo, dal primo minuto in coppia con Crespo. Le novita` sono in difesa, dove e` assente Materazzi. L’unico dubbio e` chi tra Rivas e Burdisso giochera` con Chivu, ancora dolorante alla spalla. Terzino sinistro si rivede Maxwell. Il Genoa risponde, invece, con Leon squalificato e Borriello che partira` forse dalla panchina. In caso dovesse essere cosi` Gian Piero Gasperini scegliera` il 3-5-2 con Sculli e Figueroa davanti. La Roma e` impegnata nel derby contro la Lazio, con Luciano Spalletti che recupera Mexes in difesa e sceglie Aquilani e Vucinic al posto di Pizarro e Mancini. Delio Rossi non sa ancora se riuscira` ad avere a disposizione Radu e opta per Rocchi-Pandev a supporto di Bianchi. In zona Champions League la Juventus va a Empoli, con l’obiettivo di non pensare alla gara di sabato sera contro l’Inter. Claudio Ranieri recupera Zebina e Legrottaglie in difesa e Camoranesi a centrocampo, dove giochera` Tiago accanto a Sissoko. In attacco probabile turno di riposo per Del Piero, in favore di Iaquinta. L’Empoli, dove Alberto Malesani e` a rischio, gioca con Volpato unica punta, per l’assenza di Saudati per squalifica, fermo tre turni per la prova tv dopo una gomitata al volto rifilata a Talamonti. La Fiorentina deve difendere il quarto posto contro il Napoli al San Paolo. Cesare Prandelli perde Gamberini, Santana e Jorgensen per infortunio, in piu` non avra` Gobbi per squalifica. Il tecnico viola si affida, pero`, a Mutu, vero leader della squadra. Edy Reja ritrova Mannini, che contro la Juventus ha scontato il turno di stop, e rilancia Sosa in attacco con Lavezzi, con Calaio` che finisce in panchina. A quattro punti c’e` il Milan che a San Siro ospita la Sampdoria, che rischia di perdere Bonazzoli. Per Carlo Ancelotti le buone notizie arrivano dai recuperi di Kalac, Kaka` e Seedorf. In zona Uefa l’Udinese, con il dubbio Quagliarella perche` febbricitante, affronta il Torino che ripresenta Rosina dall’inizio. Nella parte bassa della classifica sfida salvezza tra Catania, che ha ancora Martinez tra gli indisponibili, e Siena, che giochera` con Maccarone in attacco, al fianco di Frick. Un quasi dentro e fuori anche per il Livorno e la Reggina, che arriva dal 4-0 rifilato al Siena, vittoria piu` ampia in serie A per i calabresi. Al Tardini ci sara` l’esordio casalingo di Hector Cuper sulla panchina del Parma, che giochera` contro il Palermo privo di Miccoli per problemi muscolari al polpaccio destro. Infine, il Cagliari ospita l’Atalanta, con Foggia che potrebbe finire ancora in panchina e Acquafresca pronto a guidare l’attacco dei sardi, con Cossu e Jeda a supporto.

lunedì 17 marzo 2008

Ronaldo risponde al 'gufo' Pelé: 'Tanto non ci azzecchi mai...'

Ronaldo risponde per le rime a Pelé, che si è detto pessimista sul suo recupero. L'attaccante brasiliano del Milan ha dichiarato: "Sappiamo tutti che spesso le previsioni di Pelé non si verificano, anzi accade l'esatto contrario. Ma io non me la prendo, perché gli vengono chiesti pareri su un sacco di cose e si ritrova in situazioni difficili".
Dello stesso parere del Fenomeno è anche l'ex compagno Zinedine Zidane: "Ronaldo può farcela - ha dichiarato il francese al quotidiano Fohla -, è capace di compiere cose molto difficili e lo ha già dimostrato nel 2002".

INTER - palermo... i commenti...

Ibrahimovic: "Mai dette frasi irriguardose"
MILANO - "Al momento dell'uscita dal campo ho espresso il mio dispiacere per la sostituzione e per le occasioni mancate, ma non ho mai pronunciato frasi irriguardose nei confronti dell'allenatore". Il centravanti nerazzurro Zlatan Ibrahimovic smentisce le frasi che gli sono state attribuite interpretando un presunto labiale al momento della sostituzione avvenuta nei momenti finali di Inter-Palermo.

Figo: "Non ho problemi con nessuno"
MILANO - È il turno di Luis Figo commentare la vittoria dell'Inter contro il Palermo: "È sempre importante vincere. Credo che dopo il risultato di ieri della Roma, fosse importante anche per noi centare una vittoria. Sia il risultato che il gioco espresso dalla squadra sono molto buoni, vogliamo sempre fare il meglio possibile". "Purtroppo non è sempre possibile giocare novanta minuti allo stesso ritmo - prosegue -. In generale oggi, la squadra ha disputato una buona partita anche perchè dopo una sconfitta ha ancora più valore un risultato positivo. Credo che la squadra abbia dimostrato tutta la volonta' di arrivare alla fine e centrare l'obiettivo. Contro il Palermo abbiamo dato una dimostrazione di forza e carattere. Tutti risolti i problemi con Mancini? Non ho mai avuto nessun problema con il tecnico. Sono qui per vincere e questa è la cosa più importante. Poi è chiaro che non si può essere contenti se capita di perdere. Se la gente vuole per forza trovare un capro espiatorio per l'eliminazione in Champions League, questo non sono io. Sono qui per aiutare la squadra per fare il meglio possibile, non esistono problemi. Non è vero che mi sono rifiutato di entrare in campo contro il Liverpool, l'avete detto e scritto voi giornalisti e non significa che questo sia vero. Non mi sono mai rifiutato di entrare in campo, fosse anche solo per cinque minuti. Ora la cosa importante è cercare di vincere lo scudetto. Una vittoria importante per raffreddare gli animi ad Appiano? Tra di noi non c'è nessun problema, lavoriamo insieme per centrare l'obiettivo".

Crespo: "Pensiamo solo a noi stessi"
MILANO - Tocca a Hernan Crespo commentare la vittoria dei nerazzurri contro il Palermo: "Oggi è andata bene. Era una partita difficile contro un avversario ostico e sono arrivati tre punti d'oro. A tratti abbiamo giocato veramente bene e siamo solo stati un po' sfortunati nelle conclusioni. Adesso dobbiamo continuare così. Ci aspetta una settimana durissima, speriamo di finirla bene. La Roma? Dobbiamo stare attenti. Abbiamo ancora un vantaggio. Dobbiamo guardare solo noi stessi, non le avversarie".

INTER - palermo.... i gol....

domenica 16 marzo 2008

...aspettando Inter-Palermo

L’Inter riparte dal Palermo nella sfida di San Siro valida per la 28.a giornata di campionato. I nerazzurri si devono riprendere dall’eliminazione agli ottavi di finale di Champions League contro il Liverpool e dalle dichiarazioni shock di Roberto Mancini, che a fine partita aveva annunciato l`addio a fine stagione, salvo poi il dietrofront del giorno successivo. La squadra è dunque chiamata a dimenticare in fretta quanto accaduto e a buttarsi sul campionato, dove lo scudetto non e` poi cosi` scontato, con la Roma che sta attraversando un ottimo momento di forma. Il Palermo, invece, assapora il profumo dell’impresa e cerchera` di espugnare San Siro per rimanere in corsa per la qualificazione alla Coppa Uefa. L’Inter si presentera` con Materazzi in difesa (contro i Reds era assente per squalifica) e Rivas al suo fianco. Chivu potrebbe giocare a sinistra, dolore alla spalla permettendo. A centrocampo spazio per Vieira, Cambiasso e Zanetti, con Jimenez dietro a Ibrahimovic e Cruz. Francesco Guidolin risponde con il tandem offensivo Amauri-Miccoli e con Zaccardo e Balzaretti esterni di un centrocampo a cinque.In Serie A sono 20 i precedenti tra le due squadre, con 14 vittorie per l’Inter e sei pareggi. Nelle ultime tre stagioni i nerazzurri hanno pareggiato 1-1 (Toni che risponde ad Adriano), vinto 3-0 (Cambiasso, Cordoba e Figo) e pareggiato 2-2, con Cruz e Adriano a rimontare le reti di Caracciolo e Zaccardo. L’unico successo dei rosanero a San Siro contro l’Inter risale al 2-1 di Coppa Italia del 31 agosto 1980. Il portiere dei siciliani Alberto Fontana, fresco di rinnovo, l’unico ex.

mercoledì 12 marzo 2008

Inter: Striscia la Notizia consegna Tapiri d'oro a tutti, Mancini 'Meglio che passi in fretta'

Valerio Staffelli si è presentato nel ritiro dell’Inter per consegnare a tutta la squadra il tapiro dopo l’eliminazione di ieri sera dalla Champions League. Tra le consegne prima fra tutte quelle all’allenatore Roberto Mancini che commenta: "Questo Tapiro pesa più degli altri, purtroppo abbiamo perso e siamo tutti un po’ attapirati ma meglio che passi in fretta… se me ne vado? Questo è un altro discorso, ora dobbiamo pensare a quello che ci sarà da qui alla fine del campionato”. Staffelli gli chiede se la sua prossima destinazione sarà la Sampdoria, visto anche l’appuntamento dato da Antonio Cassano che ieri era anche presente in tribuna ma Mancini risponde: "Sei preoccupato che non puoi darmene un altro se vado via? No, non c’entra niente”.

COMPLIMENTI A STRISCIA... ma leggete un po' qui...

da il Mattino di Padova, 9 agosto 2007, pag. 4

è riportato l’elenco di alcuni personaggi che col giochetto del cambio di residenza non hanno pagato le tasse in Italia, e chi si trova tra questi ? una persona che per interminabili stagioni ci ha fracassato le palle facendoci la morale sulla immensa quantità di disonesti presenti in Italia, una persona sempre pronta a sottolineare con stupide e banali battute ogni malefatta nazionale, una persona che avrebbe fatto bene a tacere dato che ha evaso il fisco
EZIO GREGGIO, complimenti; non si infervora adesso ? come mai ?
da www.forum.rai.it

MANCINI resta !!!!


Roberto Mancini resta alla guida dell'inter, e non solo fino a fine stagione, ma sino al 2011, scadenza naturale del suo contratto.Questo è quanto ha dichiarato Moratti ai cronisti presenti nello studio di Moratti in via San Pietro all'Orto pochi istanti fa.Il Presidente nerazzurro ed il tecnico si sono infatti incontrati in serata per stabilire se proseguire o meno il rapporto insieme, dopo le esternazioni di ieri sera di Mancini che annunciava il suo addio ai nerazzurri a fine stagione, e, a detta di Moratti, le divergenze sarebbero state sanate, tanto da indurlo a confermare il tecnico non solo fino a giugno, ma appunto per tutti gli ulteriori quattro anni previsti dal suo contratto. Il massimo dirigente nerazzurro, in chiusura del discorso, ha comunque aggiunto: "E' chiaro che dopo la tempesta un pò d'acqua rimanga, ma continueremo insieme, a meno che uno dei due non cambi idea..."

Moratti inconterà Mancini domani: 'Roberto ci pensava già da Liverpool' - Zenga in attesa di Mourinho?

IL RETROSCENA Così, prima della partita con la Reggina, l'allenatore nerazzurro ha convocato "i fedelissimi" Zanetti e Stankovic confidando quel che aveva in mente. Le "colonne" dello spogliatoio, giurando che nulla sarebbe trapelato di fronte a compagni e addetti ai lavori, hanno cercato di convincerlo a fargli cambiare idea, promettendo comunque grande impegno. Martedì sera, qualche minuto dopo la disfatta contro il Liverpool, l'annuncio a tutta la squadra, nessuno escluso: "Ragazzi, grazie di tutto ma al termine della stagione lascio. Cerchiamo però di vincere quel che è rimasto...". Si dice che queste parole abbiano lasciato indifferente parte del gruppo, con cui da tempo il Mancio non va più d'accordo. Si dice pure che il Mancio avrebbe voluto fare la comunicazione pubblica (alla stampa) in tempi e modi differenti, comunque a freddo. E infati nelle prime interviste del post partita l'argomento non era stato neppure sfiorato.

Cosa è successo, dunque, fra le 22.45 e le 23.15, quando l'allenatore ha dato le dimissioni in sala stampa? A San Siro di spifferi ce ne sono parecchi, e pare che alla richiesta di spiegazioni di Morati sul mancato utilizzo di Figo, l'allenatore non ci abbia visto più. E quello che doveva rimanere un importante segreto da scongelare fra qualche giorno, è stato reso noto in pochi secondi. Anche perché, se è vero che l'Inter potrebbe risparmiare trentatrè milioni euro per il contratto dell'allenatore (11 lordi all'anno per tre stagioni, fino al 2011) è anche vero che il Mancio non sarebbe così matto da lasciare una panchina senza avere la certezza di averne un'altra già a portata di mano. Chelsea o Manchester City (al fianco di Eriksson), senza girarci troppo attorno.

IL FUTURO Ci si chiede cosa possa accadere, così stando le cose. Riuscirà Mancini a convivere per 70 giorni in uno spogliatoio spaccato e incandescente? O Moratti, irritato da questo comportamento, lo inviterà a mettersi da parte subito? La sensazione è che il presidente fosse preparato all'evento, ed anche per questo la ricerca del sostituto forse sarà meno complicata del previsto. Ma in via Durini avrebbero evitato di dar troppa pubblicità alla notizia, che rischia di complicare anche le strategie di mercato dei nerazzurri nei prossimi mesi. Quando Moratti a gennaio contattò Mourinho, infatti, l'allenatore portoghese stilò subito un elenco di nomi perrinforzare la squadra: i "fedelissimi" Carvalho, Deco, Essien, Lampard, e ancora uno fra Drogba e Benzema. Il dubbio resta: Mourinho subito (anche per evitare che si faccia attrarre troppo dalle sirene del Real Madrid o del Barcellona) o Mourinho a giugno? E Mancini resta (con tutti i rischi del caso) o va via? E chi andrebbe subito in panchina? La soluzione più semplice sarebbe quella di affidare la truppa a Mihailovic, ma c'è già chi è pronto ad offrirsi in qualità di traghettatore, come Walter Zenga, "uno che - a detta di Moratti - è un predestinato, e che prima o poi diventerà allenatore dell'Inter". Ma attenzione a non trascurare altre piste: Wenger (già contattato nell'autunno del 2005 da Moratti), Benitez, lo stesso Prandelli (blindatissimo però dalla Fiorentina). Qualcuno sussurra anche il nome di Rijkaard, "perché - dice l'autorevole interlocutore - è pur sempre l'allenatore del Barcellona ed è abituato a convivere con i campioni". Ma il totoallenatore questa volta durerà poco. Statene certi.

di GULIO MOLA - quotidiano.net

Mancini lascia l'Inter dopo esclusione Champions League 2008



L'annuncio-shock dell'addio di Mancini all'Inter scatena una ridda di voci sul mercato degli allenatori. Il tecnico di Jesi ha già detto che non allenerà più in Italia, quindi l'unica destinazione plausibile sembra l'Inghilterra, dove lo aspetterebbe il Chelsea oppure potrebbe riunirsi con Eriksson al Manchester City.
Intanto è già partito il toto-allenatore per scoprire chi sarà il nuovo tecnico dell'Inter nella prossima stagione.
Il favorito d'obbligo a sedere sulla panchina nerazzurra è José Mourinho, attualmente senza squadra dopo aver lasciato il Chelsea.
Ne sono convinti anche in Inghilterra, dove il tabloid 'The Sun' scrive che "la decisione di Mancini ha aperto la porta all'arrivo di Mourinho".
Ma il portoghese piace anche ad altri grandi club, come ad esempio il Barcellona che sembra essersi stancato di Rijkaard.
La prima alternativa è proprio il giustiziere dell'Inter in Champions League, Rafa Benitez, da tempo in aperto contrasto con i proprietari del Liverpool che vola in Europa ma fatica da matti in campionato.
Sul mercato italiano non sembrano esserci troppe soluzioni: Lippi è libero ma considerando come aveva concluso la sua esperienza all'Inter si tratta di una strada non percorribile, mentre Prandelli è legatissimo alla Fiorentina.
Infine c'è un'altra indiscrezione, ancora tutta da verificare, secondo cui ci sarebbero ancora dei margini per far cambiare idea a Mancini e convincerlo a restare. I fautori di questa versione sostengono che il clamoroso gesto del tecnico nerazzurro non sarebbe altro che una richiesta di fiducia alla società, rimettendo il suo futuro nelle mani di Moratti, chiamato a risolvere una volta per tutte i contrasti tra Mancini ed altri dipendenti del club di via Durini.

MANCINI... lascia...

Nel dopo gara, in conferenza stampa, Roberto Mancini annuncia l'addio a giugno: "Credo che questi saranno i miei ultimi due mesi e mezzo sulla panchina dell'Inter, l'ho già detto anche alla squadra". Per la successione si fanno i nomi di Mourinho, Benitez o Prandelli

INTER battuta... LIVERPOOL ai quarti...

Non è arrivata, la "partita perfetta" auspicata da Roberto Mancini. L'Inter non solo non rimonta lo 0-2 di Anfield Road, ma perde anche a San Siro ad opera del Liverpool. Di Fernando Torres, al 18' della ripresa, il gol che dà la tranquillità e la qualificazione ai Reds di Rafa Benitez. Ma l'Inter, come all'andata e per l'ennesima volta in questa stagione, era in inferiorità numerica da 13 minuti: un 'intervento scomposto di Burdisso, già ammonito nel primo tempo, che l'arbitro norvegese Ovrebo punisce col secondo giallo. Nel primo tempo i nerazzurri ci ha provato due volte con Cruz, rasoiata da limite deviata da Reina e diagonale di un soffio a lato. Nella ripresa è Ibrahimovic, si era sullo 0-0, a calciare a lato davanti al portiere del Liverpool, poi lo svedese fallisce un paio di situazioni in area inglese. Inter fuori dalla Champions, Liverpool ai quarti.

martedì 11 marzo 2008

APETTANDO INTER - LIVERPOOL ...dentro o fuori !!!!!!

«Boskov mi diceva che in certe situazioni occorre testa fredda e piede caldo. C’è il rischio di uscire, ma comunque sia, la stagione dell’Inter non finisce dopo questa partita. L’eliminazione non deve diventare un dramma».
Roberto Mancini dice quello che pensa e quello che pensa non è bellissimo, è reale ma non è bellissimo. Non è neppure rassegnazione o pessimismo, lo spiega alla stampa inglese che legge la sua dichiarazione come una resa anticipata: «Le possibilità di passare il turno ci sono, io dico solo che una partita non può condizionare tutta la stagione e che qualunque sarà il risultato finale, la nostra stagione continua. E poi non ritengo che sia questa la mia partita più importante da quando sono sulla panchina dell’Inter». Più o meno un catino di acqua gelata in testa. Gli ricordano anche che le qualificazioni sono state praticamente decise quasi tutte all’andata, si vedeva che Arsenal e Roma avevano più condizione di Milan e Real Madrid e il verdetto finale lo ha confermato. Il Mancio non si scuote, anzi sembra quasi una prova a suo favore: «Non recupero nessuno degli assenti di sabato in campionato. Sotto questo aspetto Benitez è più fortunato, ha avuto la rosa al completo al momento giusto. La nostra condizione è buona ma non siamo al massimo e io ho bisogno di gente che corra 120 minuti».
Julio Cesar non si discute, Maicon non è quello di dicembre ma sulla destra garantisce una spinta importante e non è lui il dubbio, lo è semmai la coppia di centrali difensivi Rivas e Burdisso. Ieri girava la voce che se Torres sta bene, Rivas neppure lo vede. Mancini nel rispondere a una domanda su Ibrahimovic ha detto: «Non solo lui potrà essere decisivo, magari lo saranno Rivas o Cruz». Chivu in mezzo è un’ipotesi poco percorribile anche se si allena da tre giorni con il gruppo senza problemi: «Avverto ancora un po’ di dolore - ha confermato il romeno -, ma la soglia di sopportazione si è decisamente alzata». Mancini ha detto che i grandi giocatori fanno la differenza anche in queste situazioni e Chivu è uno così, ma in mezzo fa caldo e si salta, meglio in fascia dove la sua esperienza e la sua calma nel gestire la palla possono diventare preziose.
In mezzo Mancini sembra non aver fornito alternative a Stankovic, Cambiasso, Zanetti e Vieira, non al top ma i più sani a disposizione. L’equivoco nato attorno alla sostituzione di Jimenez con la Reggina, che Mancini ha creduto chiedesse il cambio, sembra di fatto una bocciatura, non tanto al cileno quanto al modulo che troppo offensivo: «Dobbiamo recuperare due gol - ha spiegato Mancini -, ma non dobbiamo entrare in campo pensando di doverne fare tre. Ci vuole calma, la nostra dovrà essere una partita perfetta. Jimenez non mi ha deluso con la Reggina, nei primi 25 minuti ha fatto bene, poi come la squadra si è allargata abbiamo lasciato troppe occasioni che il Liverpool non ci perdonerebbe». Figo resta un azzardo, importante come Jimenez in un finale dove non c’è più nulla da perdere e il tempo stringe. Davanti Ibra non è al massimo, non ha il temperamento per prendere in mano la squadra. Fa delle cose, Mancini spera siano quelle giuste, ma è lontano da una condizione ottimale. Resta inamovibile e semmai il rammarico è pensare a cosa sarebbe questo ottavo con lui al cento per cento. Al fianco Cruz, o Crespo, che Mancini ha tenuto nascosti con la Reggina per evitare qualsiasi nuovo guaio. Nessuno dei due è a mille, paradossalmente quella peste di Suazo è molto più in condizione e garantisce gran movimento lì davanti, peccato entri in idiosincrasia con qualsiasi schema preveda un suo compito se non quello del solo contro tutti.Poi eventualmente ci sarebbe il pubblico. Silvio Berlusconi compreso. Il presidente del Milan, infatti, ma parteggerà per i nerazzurri: «Tiferò Inter nella maniera più assoluta - ha dichiarato alla trasmissione “Lunedì di rigore” su Antenna 3 -. Faccio gli auguri a tutti gli interisti, perché io sono anche milanese».Berlusconi non sarà allo stadio, dove però «ci saranno ottomila inglesi - ha ricordato Mancini -. Ma tutto il resto del pubblico sarà nerazzurro. E San Siro può fare molto. Chissà, magari fra quarantatré anni si ricorderà la nostra impresa».

lunedì 10 marzo 2008

Centenario 9 marzo 1908 - 9 marzo 2008

FESTA CENTENARIO... discorso di Facchetti




il commovente discorso del figlio di GIACINTO FACCHETTI... alla festa del centenario dell'INTER...

INTER - REGGINA... i gol...

venerdì 7 marzo 2008

CENTENARIO INTER

La storia dell'Inter - un surrogato di record, amarezze e polemiche - arriva al compimento del Centenario. Un secolo esatto è passato dalla sera del 9 marzo 1908, quando un gruppo di soci dissidenti dal Milan si ritrovano al ristorante 'L'Orologio' e decidono di fondare l'Internazionale Football Club, con presidente Giovanni Paramithiotti.
Tanti i momenti indimenticabili, dal primo dei 15 scudetti datato 1910 ai tempi del grande Giuseppe Meazza - il primo fuoriclasse autentico a vestire la maglia nerazzurra - e del'Ambrosiana Inter, capace di vincere tre titoli con tale denominazione nel regime fascista, passando per le prodezze del trio Lorenzi-Nyers-Skoglund per poi proseguire con l'inattaccabile record di segnature stabilito dal bomber argentino Antonio Valentin Angelillo, capace di realizzare 33 reti nel campionato '58-'59.
Un capitolo a parte merita l'Inter del 'Mago' Helenio Herrera, fiore all'occhiello della tredecennale dinastia di Angelo Moratti, che ne impiega otto per costruire quella che rimane l'Inter più vincente di tutti i tempi. Nel bienno '63-'64 i vari Picchi, Facchetti, Mazzola, Suarez e Corso vincono tutto quello che c'era da vincere in Italia, in Europa e nel Mondo, e nel 1966 conquistano lo scudetto della Stella. Unico neo di un lustro altrimenti perfetto è la doppia delusione patita l'anno seguente, con lo scudetto perso all'ultima giornata a Mantova e la Coppa Campioni svanita in finale col Celtic.
Nel 1968 la proprietà passa a Ivanoe Fraizzoli, che nei 16 anni di presidenza porta in bacheca due scudetti e altrettante Coppa Italia. Particolare il titolo vinto nel '70-'71, il solo finora conquistato da una squadra che ha cambiato l'allenatore in corsa, con Giovanni Invernizzi che subentra dopo poche giornate a Heriberto Herrera e finisce in trionfo. Lo scudetto numero 13, l'unico dell'era Pellegrini, viene ricordato come quello dei record. Sotto la guida tecnica di Giovanni Trapattoni, il cui nome è già di per sè garanzia di successo, l'Inter 1988-89 sbaraglia la concorrenza totalizzando 58 punti e stabilendo il primato dei tornei con 2 punti a vittoria.
Nel '91 e nel '94 arrivano le prime due coppe Uefa, la terza giunge nel '98 con il sensazionale 3-0 di Parigi sulla Lazio ed è anche il primo trofeo della nuova era Moratti, quella di Massimo, al timone da tre anni. Una gioia che attenua le feroci polemiche arbitrali con la Juventus, culminate con il famoso rigore Iuliano-Ronaldo non visto da Ceccarini della sfida scudetto di Torino. Con l'arrivo in panchina di Hector Cuper si consuma uno dei più grandi drammi sportivi della storia nerazzurra, lo scudetto perso nell'ormai famigerato 5 maggio 2002. Pochi mesi prima era venuto a mancare l'Avvocato Peppino Prisco, storica figura dirigenziale mai dimenticata dal popolo interista, divertito dalla sua tagliente ironia verso i cugini del Milan.
Il tricolore torna sulle maglie nerazzurre dopo 17 anni per lo scandalo di Calciopoli che scoppia nel 2006. Con la retrocessione della Juventus per illeciti sportivi, l'Inter viene decretata campione d'Italia a tavolino e diventa anche l'unica squadra in Italia a non essere mai stata in B. Nel 2007, con Mancini in panchina, i nerazzurri bissano il titolo stravincendo sul campo e inanellando record su record, dai 97 punti alle 17 vittorie consecutive. Confermarsi regina incontrastata in Italia e coronare il sogno di salire sul tetto d'Europa, che dura da 43 lunghi anni, sono le missioni che accompagnano il Biscione al compimento dei 100 anni. Tanti auguri, Inter

giovedì 6 marzo 2008

una serata al MILAN CLUB di CASALE

GAME OVER
MILAN...
togli il tampax... il ciclo è finito !!!!!!!!!!

mercoledì 5 marzo 2008

iL MILAN é FUORI !!!!!!!!!!!!!


ARSENAL.... Grazie !!!!!!!!!

Milan-Arsenal - Champions League i golas (dell'Arsenal !!!)



GRAZIE ARSENAL !!!!!!!!!!!!!!!

Autogol di Van Basten: al fisco 7,2 milioni di euro

Per l'ex attaccante del Milan evasione certificata sui compensi percepiti nel '97 per lo sfruttamento della propria immagine. Dopo il tentato ricorso, il c.t. dell'Olanda che a giugno tornerà all'Ajax ha scelto la via della conciliazione.
ROMA, 2 marzo 2008 - Contropiede del fisco sull'ex calciatore del Milan, Marco Van Basten. L'ex attaccante rossonero, 300 reti in carriera, si è dovuto arrendere davanti al dribbling tributario che ha visto la collaborazione del fisco italiano e di quello olandese. Dopo aver tentato la strada del ricorso, il campione ha deciso di conciliare e versare all'erario italiano 7,2 milioni di euro.CONCILIAZIONE - La vicenda riguarda i compensi percepiti con pagamenti all'estero nel '97 per lo sfruttamento della propria immagine. Ad incastrare il campione è stata l'agenzia delle Entrate dell'ufficio Milano 5 che ha potuto giovarsi della collaborazione dei colleghi olandesi che, nel 2006, gli hanno notificato la cartella esattoriale per conto del fisco italiano. Van Basten, dopo aver fatto ricorso, ha utilizzato lo strumento della "conciliazione giudiziale" per mettersi in regola, ottenendo così una riduzione sulle sanzioni di un terzo, inferiore al taglio di un quarto previsto invece per chi decide di dire sì alle contestazioni del fisco prima di avviare una lite giudiziaria. La conciliazione sottoscritta prevede il pagamento di 7,2 milioni, di cui 4,12 milioni di maggiori imposte, 1,65 milioni di sanzioni e 1,44 milioni a titolo di interesse.FENOMENO - Van Basten resta uno dei più forti attaccanti nella storia del calcio, con le sue 300 reti in carriera (276 con le squadre di club, 24 con la Nazionale olandese), conclusasi prematuramente a 28 anni per infortunio. Campione d'Europa con l'Olanda nel 1988, l'olandese ha vinto tre palloni d'oro (1988, 1989 e 1992), come Johan Cruijff e Michel Platini. Eletto Fifa World Player nel 1992, nel 2004 è diventato c.t. dell'Olanda. Eliminitao agli ottavi dal Portogallo nel Mondiale 2006, ha già annunciato che nel 2008 dopo l'Europeo lascerà la panchina olandese per tornare all'Ajax.

c o m p l i m e n t i !!!!!!!!!!!!

NAPOLI 1 - INTER 0



...BE ...SIAMO SEMPRE PRIMI !!!

domenica 2 marzo 2008

NAPOLI; DE LAURENTIIS: INTER SFIDA DA TUTTO ESAURITO

I giorni che precedono Napoli-Inter, domenica sera al San Paolo, caricano il presidente della società partenopea Aurelio De Laurentiis. "Il Napoli ama le grandi sfide. Abbiamo già lo stadio esaurito e il grande sostegno dei napoletani" dichiara il presidente lasciando la sede della Lega calcio a Milano. Se all'Inter manca anche Burdisso, la squadra di Reja dovrà fare a meno di Domizzi squalificato. "Noi siamo abituati alle nostre assenze. Quest'anno, tra infortuni e squalifiche, non riusciamo a contrastarle, speriamo che cambi qualcosa". Poi De Laurentiis riflette in generale su questa prima stagione in serie A del suo Napoli. "Quando si è troppo giovani non si riesce ad avere continuità, ma con il tempo diventeremo saggi anche noi". Infine un pensiero al tecnico Edy Reja: "Con lui va benissimo, andiamo d'amore e d'accordo, è un mio pupillo. Sta con me da quattro anni. E' come se mi chiedeste: con tuo figlio hai litigato ieri, adesso come va? E' mio figlio. Reja è il mio allenatore e in questo momento fa parte della famiglia". (29/02/2008) Spr

LAZIO, LOTITO "SUPER KALAC, MERITAVAMO DI VINCERE"


Milano, 1 mar. - "Meritavamo di vincere, abbiamo avuto tre occasioni nitide e rimango allibito quando sento che il Milan cerca un portiere: Kalac e' stato strepitoso". Il presidente della Lazio Claudio Lotito commenta cosi' ai microfoni di Sky il pari del Meazza con il Milan. L'unico accenno di polemica e' sui corner battuti sempre dai rossoneri (e da Gourcuff in particolare) con la palla sempre fuori dalla lunetta: "Me ne ero accorto, c'era sempre lo stesso problema. E anche in occasione del rigore decretato dall'arbitro". Per la Lazio, che resta in silenzio stampa, e' una bella iniezione di fiducia: "Umilta' e sacrificio pagano sempre - sostiene il numero uno biancoceleste - E' con queste doti che la squadra l'anno scorso ha ottenuto risultati: quando ha pensato di giocare con sufficienza, ha pagato le conseguenze".