sabato 8 novembre 2008

INTER - Udinese

«Una grande squadra allenata da un tecnico esperto e vincente, che è abile nel modificare il sistema di gioco ottenendo sempre ottimi risultati». L'Inter vista da Pasquale Marino. Che con la sua Udinese, però, non sembra da meno. La classifica dice che i nerazzurri di Josè Mourinho e i friulani di Marinho, come è stato simpaticamente ribattezzato dai suoi tifosi, sono lì, a braccetto alle spalle del Milan capolista. La sfida di San Siro promette spettacolo. «Noi dobbiamo cercare di sviluppare il nostro gioco. Se aspettiamo passivamente l'Inter nella nostra metà campo prima o poi un colpo dei loro numerosi campioni ci castiga».

GRANDI STIMOLI - Il tecnico non è preoccupato riguardo alla condizione fisica della sua squadra, reduce da numerosi impegni ravvicinati: «La squadra sta bene e ci stiamo abituando a giocare ogni tre giorni anche grazie alle rotazioni dei giocatori che non sono mai improvvisate ma programmate nel tempo. Poi quando si incontra una grande squadra come l'Inter gli stimoli vengono da soli e la stanchezza non si sente di certo».

UDINESE PIU' MATURA - Inter-Udinese è stata lo scorso anno la prima partita ufficiale di campionato di Marino sulla panchina bianconera. Finì 1-1. «Quest'anno la squadra è molto cresciuta dal punto di vista della maturità e della capacità di gestione delle partite - sottolinea l'allenatore dei friulani - Un altro risultato positivo a San Siro ci aiuterebbe dal punto di vista psicologico e mentale, ma non cambierebbe i nostri obiettivi e nemmeno il nostro modo di lavorare». «Udine è una realtà più piccola rispetto ai grandi club metropolitani - conclude - ma che sta crescendo grazie al lavoro svolto dalla società e dalla squadra negli ultimi anni».

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