domenica 8 febbraio 2009

LECCE - INTER 0-3

LECCE, 7 febbraio - Niente. Neanche un 3-0 tondo tondo e la più bella Inter degli ultimi tempi riescono a strappare un sorriso a Josè Mourinho. E scattano le proteste per un rigore non dato e che poteva portare i nerazzurri sul 2-0 già prima della fine del primo tempo. Oltretutto con un cartellino giallo per Ibrahimovic per simulazione. «Non era rigore?» esordisce il tecnico dell'Inter davanti alle telecamere di Sky, 'colpevoli' per lui di non aver riproposto l'episodio. «Con noi è così, certe cose poi si dimenticano. Sono stato squalificato due settimane fa per aver detto la parola "paura" all'arbitro, adesso uso la parola "strano". È strano che vengano date tre giornate ad Adriano, che ci fosse un rigore per noi con il Torino e un altro con il Lecce che poteva essere decisivo e invece siamo rimasti in pericolo fino alla fine». IBRA - Quella parola buttata lì, strano, nel tentativo di ricevere spiegazioni. «È strano anche che Ibra per questo prenda un cartellino giallo in un momento importante del campionato. Forse qualcuno può dirmi perchè non è stato dato questo rigore nè quello con il Torino quando loro erano sull'1-0 domenica scorsa. Strano perchè succede in due partite consecutive. Ma che cosa ci posso fare? Devo solo continuare a lavorare e ad andare avanti». COMPLIMENTI - Poi ecco l'analisi della gara della sua squadra. «Abbiamo fatto una grandissima partita, prima di andare in campo ho detto ai giocatori che è difficile segnare nel primo minuto ma è più facile dimostrare nei primi minuti che si vuole vincere la gara. Ho avuto - spiega Mourinho - la stessa impressione che ho avuto con il Catania: ho visto uno spirito importante e una grande concentrazione. Sono soddisfatto per i tre punti e per come la squadra ha reagito alla brutta prova della settimana scorsa». BALOTELLI SALTA IL MILAN - Alla luce dei fatti, la sua idea di schierare Ibrahimovic come unica punta gli ha dato ragione. «Sono i giocatori che fanno il modulo buono oppure scarso, con questo atteggiamento visto in campo è tutto più facile. Senza Adriano potevo giocare con Crespo o Balotelli ma pensavo che Figo e Stankovicovic potessero trovare spazio fra le linee e a Ibra piace giocare sulle fasce specialmente fuori casa. Adriano ritorna nel derby, forse anche Cruz ma perdiamo Balotelli. In questi pochi minuti a fine gara ho voluto dargli fiducia e dimostrare che siamo tutti dietro a lui per incoraggiarlo ma è arrivato questo cartellino giallo che gli impedirà di giocare con il Milan». Il messaggio però è stato lanciato, non ci sono più polemiche o scontri. «Io non sono diverso da quelli che lo reputano un ragazzo con un grandissimo potenziale, deve diventare un giocatore maturo, ha grande intelligenza tattica: voglio aiutarlo e questo per lui può essere importante». E alla fine arriva anche una battuta: «È un peccato che non possa essere con noi contro il Milan, ma almeno nella conferenza stampa non dovrò parlarne!». Impossibile non pensare al vantaggio sul Milan nella settimana che precede il derby. «Per noi è un privilegio giocare una partita così importante con questo vantaggio. Stiamo sempre meglio noi di loro...».

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