domenica 16 dicembre 2007

KAKA’ E SUPERPIPPO: I SALVAGENTI DEL MILAN

Pubblicato da ladycalcio su Mercoledì, Dicembre 12, 2007
Incontestabile il valore del campione brasiliano, che merita l’ambito riconoscimento sotto tutti i punti di vista: per le doti tecnico-tattiche che possiede, per l’impegno e la costanza dimostrati sul campo e per aver tenuto a galla una squadra prossima ad affondare rappezzandone le disastrate trame. Un’emozione grande per Kakà, che con la sua aria da bambino ha confessato che quel trofeo lo terrà accanto al letto, producendosi poi in una dichiarazione d’amore all’Italia, al Milan - di cui aspira a divenire capitano - e al popolo rossonero radunatosi in piazza Duomo ad acclamarlo.
Ancora una volta, il clamore della piazza e i riflettori di San Siro hanno momentaneamente dissipato i fantasmi dell’abissale distacco del Milan dalla testa della classifica, del caso Ronaldo, di una crisi profonda che da settimane tiene banco sui giornali e nelle trasmissioni sportive.Per esorcizzarla, ci si aggrappa ai dati-record o presunti tali: all’8° Pallone d’Oro rossonero e alla bufala secondo cui l’1-0 di Inzaghi al Celtic, 63° goal europeo di Superpippo, avrebbe sancito il sorpasso a Gerd Müller come marcatore-record di tutti i tempi nelle competizioni europee per club.
Non me ne voglia “Inzaghissimo”, ma la matematica non è un’opinione. Il conteggio propinatoci dai nostri mass media, sempre più zoppicanti in materia di calcio tedesco, è scorretto almeno quanto la reiterata pronuncia all’inglese (”Gerd Miuller”) del nome del grande bomber di Germania. Nelle Coppe Europee, quest’ultimo mise infatti a segno 66 reti - e non 62 - nell’arco di 74 partite. Precisamente: 35 in Coppa dei Campioni, 20 in Coppa delle Coppe, 7 in Coppa delle Fiere (ex-Coppa Uefa) e 4 in Coppa Uefa (denominata tale dal 1971). Senza contare i 3 goal che il cannoniere del Bayern Monaco segnò all’Anderlecht nella doppia finale di Supercoppa Europea 1976, che lo porterebbero a quota 69 reti in 76 incontri. Un pasticcio all’italiana nato dall’aver inspiegabilmente confuso le due diverse denominazioni della stessa competizione, per poi cullarsi nell’ennesima illusione prima del Mondiale per Club. Proprio come cantava Lucio Battisti: “Se sei figlia della solita illusione e se fai confusione…”. Una strofa da dedicare alla squadra rossonera.
Per Superpippo, per carità, è solo questione di tempo. Gli vanno riconosciute le indubbie doti in area di rigore, l’impegno e la passione profusi nel recupero dai gravi infortuni subiti e l’entusiasmo fuori dal comune che ancora emana a 34 anni. Ma pur destinato a superare la cifra di reti segnate da Gerd Müller, in quanto favorito dal maggior numero di incontri che i gironi della Champions League offrono rispetto alla vecchia Coppa dei Campioni, difficilmente ne eguaglierà la media-goal di 0,91 reti a partita (addirittura, di 1 goal a partita in Coppa Campioni), essendo il suo attuale valore 0,64 (63 reti in 98 partite, compresa quella di mano-braccio al Liverpool).
Ma che importa? Ciò che conta è apparire, meglio se supportati dall’autoconvinzione di essere grandi. “Big in Japan”, come cantavano gli Alphaville.

1 commento:

Anonimo ha detto...

va detto anche a difesa dei bomber
degli anni 60 70 80, che non disponevano dei gironcini come i bomber attuali, se tu fai 6 pallose partite per eliminare 50% delle squadre (anziche 2), hai 4 partite all'anno di piu (e contro le squadre + deboli) per segnare

tartarini francesco