martedì 5 gennaio 2010

Inter, sveglia un’ora prima e pasta a colazione

Ci ha messo quasi dieci anni Goran Pandev, ex primavera dell’Inter, per tornare in nerazzurro e domani potrebbe scendere in campo contro il Chievo al Bentegodi alle 12.30 (tante assenze, tra i centrocampisti anche Cambiasso). Un’ora decisamente insolita per il calcio nostrano.Dottor Volpi, come ex medico dell’Inter e attuale direttore del Centro di traumatologia dello sport della Clinica Humanitas, giocare a mezzogiorno è più facile o crea troppe difficoltà?«Altri sport, vedi ciclismo e sci, si praticano in quelle ore. Tutto sta ad adeguare il fisico a questa difficoltà ed entrare nella mentalità dei giocatori, costringendoli a cambiare provvisoriamente abitudini. Tanto per cominciare, allenarsi in un paio di giorni precedenti alle 12,30, come mi sembra Inter e Chievo ieri hanno fatto».C’è una regola fondamentale alla quale attenersi?«Il giorno prima della gara andare a letto prima e alzarsi anche un’ora prima, verso le 7,30-8 per poter risvegliare i riflessi e le attività di respirazione e circolazione, insomma un adattamento fisiologico. E poi fare tutto quello che si fa abitualmente prima della partita (colazione e riunione tecnica con Mourinho), considerando che allo stadio bisognerà esserci per le 11».Parliamo allora del menù, dolce o salato?«È indifferente, anche se troppo dolce porterebbe una carica di glicemia superiore alla norma. Partiamo coi carboidrati: riso bianco o anche pasta, il tutto scondito o poco condito. Poi un piatto di bresaola o di prosciutto, o anche carne bianca, come un petto di pollo. Per chiudere una crostata con marmellata o altro dolce. Quanto alla frutta, vanno bene le mele e le spremute d’arancio».E a livello beveraggio prima di scendere in campo?«Occorre mantenere l’omeotermia bevendo the caldo con zucchero o miele. Ma il bere non è così importante perché col freddo che fa, anche la sudorazione è minore. E poi non siamo a Usa ’94 quando la finale si giocò a mezzogiorno con 39 gradi».Forse a Mourinho è già capitato in Inghilterra di giocare a mezzogiorno, ma lei cosa gli consiglierebbe comunque?«Di svegliare la squadra un’ora prima, questo è fondamentale. Personalmente, anche da giocatore, non mi è mai capitato, ma con la primavera o nel settore giovanile può succedere».E dopo la partita?«La solita merenda per reintegrare quanto speso sul campo, ma niente di particolare».Cosa ne pensa dell’arrivo di Pandev?«Gran giocatore, ma valutare bene prima di schierarlo col Chievo, perché è agonisticamente fermo da troppo tempo, quasi sei mesi, una disaffezione al calcio giocato».

Nessun commento: