venerdì 22 febbraio 2008

Moratti: "San Siro come Anfield"

Mercoledì, 20 Febbraio 2008 00:36:53
LIVERPOOL - "Ci attacchiamo alla storia". Era il 12 maggio 1965, l'Inter costretta a rimontare il 3-1 subito in casa del Liverpool: è 3-0 netto per i nerazzurri del Mago Herrera, in una notte di fuoco a Milano. E quello stesso tipo di notte, con i tifosi che trascinano alla semifinale la squadra insieme alle reti di Mario Corso, Peirò e Giacinto Facchetti, deve essere la notte del ritorno degli ottavi della Uefa Champions League 2007-2008.
Massimo Moratti se lo ricorda bene il clima dello stadio di quel 12 maggio di 43 anni fa e già pensa di rivedere quello stesso film nerazzurro martedì 11 marzo al "Giuseppe Meazza". Dice il presidente, uscendo da Anfield: "Loro sono stati spinti verso la vittoria da un tifo incredibile, nella gara di ritorno dobbiamo essere degni anche di questa cosa e dobbiamo fare altrettanto".
Servirà uno stadio che toglie il fiato all'avversario. Servirà una partita nella quale la squadra e i tifosi si uniscono per prendere alla gola il Liverpool. "Abbiamo perso la prima - annota il presidente - e non ho nulla da rimproverare nè all'allenatore nè ai giocatori. Forse qualcosa all'arbitro... giudico severe entrambe le ammonizioni a Materazzi. Ci sono delle gare nelle quali non si può giocare in dieci contro undici, anche se la prestazione della squadra è stata comunque eroica, una bella prova di carattere, perché sino a cinque minuti dalla fine hanno retto bene l'urto del Liverpool e del suo pubblico, il loro primo gol è stato anche causuale, con quella deviazione decisiva e strana di Maicon, mentre la rete di Gerrard è stato molta bella e da uno come lui ce lo si può anche aspettare. Peccato, ma - ripete - c'è ancora la gara di ritorno. Ci sentiamo ancora in corsa".
Già: alzi la mano chi, martedì 11 marzo 2008, non vorrà essere allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro...

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