martedì 12 febbraio 2008

Il Catania ricorre per Materazzi - "Non doveva giocare contro di noi"


CATANIA - Il Catania non ci sta e presenta reclamo per la presenza in campo, domenica al Massimino, del difensore nerazzurro Materazzi nella partita di campionato persa contro l'Inter per 2-0. Una presenza che i siciliani ritengono irregolare in quanto violerebbe le norme federali, in quanto il giocatore non aveva risposto, perché infortunato, alla chiamata in Nazionale per l'amichevole di mercoledì scorso tra Italia e Portogallo. Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha ricevuto ieri sera da parte dell'amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, il preannuncio di reclamo ed è in attesa di conoscerne le motivazioni. Ha fatto sapere - con un comunicato - di riservarsi la decisione in merito. Una scelta, quella del club etneo, che l'amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco spiega così: "Dobbiamo solo capire se la legge è uguale per tutti, se ce n'è una per l'Inter e una per il Catania, ci è sembrato doveroso". "Non è una ripicca - continua - Esiste una regola. Abbiamo un giocatore, Vargas, che viene convocato regolarmente in nazionale ed è capitato una volta che, nonostante un risentimento, sia dovuto andare lo stesso in Perù, non ha giocato, è tornato e stava bene, ma non l'abbiamo potuto mettere in campo contro il Torino. Ora, se questa normativa viene tacitamente bypassata, a me sta bene, che ce lo dicano. Se la legge è uguale per tutti penso che debba beneficiarne anche il Catania, se la regola non vale per Materazzi allora non vale neanche per Vargas". Ma cosa succederebbe se il ricorso dei catanesi venisse accolto? Mattia Grassani, esperto in materia di giustizia sportiva, non ha dubbi. Intervenendo oggi ai microfoni di "Radio Kiss Kiss" ha spiegato che "il ricorso del Catania sta in piedi, perché se e' vero che Materazzi ha rifiutato la convocazione in Nazionale, il giocatore avrebbe dovuto osservare un turno di riposo in campionato". "Qualora il giudice sportivo decidesse di accettare il ricorso, non esisterebbero vie di mezzo: la partita non andrebbe rigiocata e dovrebbe essere assegnato lo 0-3 a tavolino. Tutto ruota intorno alla risposta del giocatore alla convocazione in azzurri".
REPUBBLICA.IT

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